“Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministero della Salute, con il decreto n. 245 del 14 giugno 2020 ha stabilito di prolungare fino al prossimo 14 luglio la chiusura di tutti gli aeroporti la cui attività è stata sospesa sin dalla metà di marzo, compreso quello di Comiso”. Poche parole che avevano fatto temere il peggio, proprio mentre finalmente la macchina del Pio La Torre, ferma da marzo a causa dell’emergenza Coronavirus, piano piano si sta rimettendo in moto.
Immediatamente dopo la doccia fredda, è arrivata la presa di posizione dell’amministratore delegato di Soaco, Rosario Dibennardo, che aveva fatto sapere di aver “già avanzato richiesta di poter anticipare la riapertura dell’Aeroporto di Comiso al 22 giugno, in virtù dei voli schedulati dalle compagnie aeree a partire da quella data e della previsione dell’articolo 1 comma 4 dello stesso Decreto del 14 giugno che lascia aperta la possibilità di progressive integrazioni all’elenco delle strutture di cui è autorizzata l’operatività”.
Dibennardo aveva chiuso la sua nota dicendo di voler attendere fiducioso “un riscontro da parte dell’Enac e del Ministero dei Trasporti” e così, per fortuna, effettivamente è stato. Un lancio dell’agenzia AGI, comunica, infatti, che “gli aeroporti di Comiso e Trapani-Birgi riapriranno al traffico il prossimo 21 giugno, così come richiesto dagli stessi scali all’Ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC)”.
E’ stato il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giancarlo Cancelleri, a darne notizia dopo essersi accertato personalmente dei motivi per i quali gli aeroporti di Comiso e Trapani non fossero stati inseriti nel decreto del Mit che dispone l’operatività degli scali su tutto il territorio nazionale.
“Ho sentito i presidenti delle società che gestiscono i due aeroporti siciliani, Mistretta per la So.A.Co di Comiso e Ombra per l’Airgest di Trapani, – afferma Cancelleri – e li ho rassicurati della riapertura secondo le loro necessità. Il presidente di Enac, Nicola Zaccheo, non solo mi ha rassicurato che non vi è motivo per non accogliere le richieste e consentire ai due aeroporti di riprendere le attività, ma ha anche chiarito che per nessun motivo si vogliono lasciar chiusi i due scali. Inoltre, – conclude la nota del vice ministro Cancelleri – il Presidente dell’Enac si è reso disponibile, nel caso che i due aeroporti lo richiedessero, ad autorizzare l’apertura anche prima della data prestabilita”.
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