Spese delle famiglie in aumento: più della metà sono per la casa

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Sono in costante aumento le spese delle famiglie torinesi che quest’anno salgono a 2554 euro mensili in media. Sono stati pubblicati questa mattina dalla Camera di commercio di Torino i dati 2019 della tradizionale indagine sui consumi medi delle famiglie torinesi. Lo studio si basa sulle risposte di un campione rappresentativo di 240 famiglie torinesi, a cui viene richiesta la compilazione di un libretto di acquisto per le spese frequenti (come gli alimentari) e un riepilogo spese per quelle periodiche (abitazione, abbonamenti). “A settembre saremo in grado di anticipare i dati del primo semestre 2020, dove sicuramente emergeranno nuove dinamiche, come l’inevitabile riduzione degli acquisti superflui e al contrario la crescita dei consumi legati alle nuove tecnologie, come connessioni web e telefonia”, ha spiegato Dario Gallina, presidente della Camera di Commercio di Torino.

Spesa alimentare

Vale in media 402 euro ogni mese sulle spese delle famiglie torinesi , +6 euro rispetto al 2018. Il 70% si concentra in cinque categorie di prodotti: carni e salumi (da sempre la spesa più ampia con il 21,2%), latte, formaggi e uova (il 14,2%), pane e cereali (il 13,6%) e legumi e ortaggi (il 12,3%).

Spesa non alimentare

Nel 2019 risulta pari a 2.152 euro, con un lieve incremento rispetto al 2018, ma sostanzialmente stabile nell’ultimo triennio. Da sempre l’aggregato più “pesante” sulle spese delle famiglie riguarda la casa, che assorbe più della metà della spesa non alimentare (Abitazione, utenze e arredamento: 1.115 euro, il 55,2% del totale, +5 euro). Nel corso dell’ultimo anno, i costi legati all’abitazione in senso stretto, pari a 796 euro, sono gli unici in aumento (1%, +8 euro), mentre calano le spese destinate alle utenze (-0,7%, -1 euro) e ai mobili e all’arredamento (-1,2%, -2 euro). La casa resterà probabilmente protagonista del bilancio familiare anche nel primo semestre 2020, con un prevedibile aumento delle spese per le utenze, dovuto al lockdown.

I luoghi di acquisto

La Grande Distribuzione Organizzata si conferma il luogo preferito per lo shopping: la scelta infatti ricade nel 40,2% su super/ipermercati, nel 10,4% su hard discount e se a questi si aggiunge la piccola porzione di coloro che comprano nei minimercati, la componente GDO raggiunge quasi il 51% delle scelte, mentre valgono il 10% i centri commerciali. Poco meno del 27% ha come meta il negozio tradizionale di vicinato e circa l‘8% si reca presso i mercati rionali. Internet rappresenta il principale luogo d’acquisto per il 4% delle famiglie. Ma anche qui sarà interessante capire come il lockdown avrà cambiato le abitudini dei torinesi.

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Luca Fiocchetti

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