L’apertura sarà fatta in via sperimentale, con prenotazioni, fino al 30 marzo 2024.
La stanza di Michelangelo alla fine degli anni ’90 veniva aperta ai visitatori del museo ma in maniera intermittente, non regolata.
Ora, per la prima volta nella storia, si vuole aprirla in modo organizzato, per gruppi di massimo quattro persone.
La stanza fu scoperta nel 1975, quando l’allora direttore del Museo delle Cappelle Medicee, Paolo Dal Poggetto, incaricò il restauratore Sabino Giovannoni di fare saggi di pulitura in un corridoio stretto sotto l’abside della Sagrestia Nuova, per cercare uno spazio adatto alla realizzazione di una nuova uscita del museo.
Lo stesso direttore dell’epoca ipotizzò che l’artista si fosse rifugiato nel piccolo ambiente nel 1530 per nascondersi da papa Clemente VII, irato perché l’artista era stato supervisore delle fortificazioni nel breve periodo di governo repubblicano.
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