Una zona accettazione, una sala d’attesa, 3 studi medici con apparecchiature diagnostiche e un lettino per visite ginecologiche. E ancora un ambiente attrezzato con ferri chirurgici, fili di sutura, sterilizzatrici, un banco in acciaio inox, una bombola di ossigeno terapeutico e un armadietto con medicinali e dispositivi medici.
Un vero e proprio ambulatorio ma senza alcuna autorizzazione rilasciata dall’Autorità Sanitaria, che ovviamente rappresentava un pericolo per gli stessi pazienti. A finire nei guai una 26enne di Arzano, legale rappresentante della società che presta il nome allo studio medico finito nel mirino dei Carabinieri della locale Tenenza.
I locali, circa 170mq, sono stati sequestrati e la donna dovrà rispondere di apertura e conduzione di un poliambulatorio medico senza la prescritta autorizzazione all’esercizio.
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