Aveva fatto molto scalpore, circa una settimana fa, la vicenda di un 47enne che, per ben due volte, nel giro di due giorni era salito con il suo Suv su Piazza Mazzini, seminando il panico tra la tanta gente che intanto lo riprendeva con il cellulare e faceva diventare virale la storia sul web. L’uomo aveva sfrecciato con il suo fuoristrada su una delle piazze più importanti del capoluogo salentino, ma non solo. La situazione si era replicata anche in Piazza Sant’Oronzo con sgommate e pericolose manovre ripetute. L’uomo era stato arrestato e messo ai domiciliari, ma dopo due giorni la misura cautelare era stata disattesa e violata, sempre dallo stesso personaggio, per tornare nel luogo del delitto con il suo Suv e rendersi ancora una volta protagonista delle stesse scene. Una storia alquanto assurda che impone un’analisi più approfondita, soprattutto sulle sue condizioni psicofisiche. Ed è proprio su queste ultime che i suoi avvocati difensori hanno chiesto al gip, Sergio Tosi, di indagare e vederci chiaro.
Sono stati così disposti nuovi accertamenti sulle condizioni psicofisiche di Carmelo De Leo, il 47enne di Lequile, arrestato per i fatti avvenuti tra Piazza Mazzini e Piazza Sant’Oronzo. L’uomo aveva già avuto precedenti per stalking. Durante l’udienza di convalida del suo arresto, De Leo si era avvalso della facoltà di non rispondere ed sarà ora lo psichiatra Domenico Suma a valutare un eventuale trasferimento in una casa di cura come richiesto dalla difesa. Il processo a carico di De Leo si terrà comunque il 16 settembre ed in quella data, l’uomo dovrà difendersi dalle accuse di evasione e resistenza a pubblico ufficiale. Dopo il secondo show con il suo Suv sul quadrilatero di Piazza Mazzini, infatti, il 47enne non si fermò all’alt delle forze dell’ordine e diede il via ad uno spericolato inseguimento al quale parteciparono le volanti locali di Carabinieri, Polizia e agenti della Municipale. Al termine dell’inseguimento De Leo fu arrestato e accompagnato in carcere.
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