Un medico di Monfalcone, ha ucciso nove anziani con delle iniezioni letali, usando un potente sedativo; per questo reato, il dr Vincenzo Campanile, medico monfalconese, ex anestesista del 118 di Trieste, ieri – 3 febbraio – è stato condannato dalla Corte d’Assise per omicidio volontario. La pena, però, è stata fortemente ridotta a 15 anni e 7 mesi, più bassa di 10 anni rispetto a quella che aveva richiesto il PM Cristina Bacer. I giudici hanno, infatti, concesso all’imputato non solo le attenuanti generiche, ma anche l’attenuante di aver agito per motivi di particolare valore morale e sociale: il medico, avrebbe ucciso per porre fine alle sofferenze dei pazienti.
Il medico monfalconese è stato ritenuto colpevole di tutti i casi contestati: i pazienti deceduti avevano tra i 75 e i 90 anni, quattro di loro avevano patologie oncologiche e tutti avevano richiesto un intervento d’urgenza per l’aggravarsi delle loro condizioni. Gli episodi si sono verificati fra novembre 2014 e il gennaio 2018, periodo in cui sono contestati i fatti.
Il PM Bacer aveva chiesto per il medico monfalconese una pena di 25 anni e 6 mesi di reclusione; secondo il magistrato il movente dei reati era l’”espressione di una scelta ideologica”.
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