E’ stato condannato a a 24 anni di carcere Pietro Ialongo, ritenuto responsabile dell’omicidio di Romina De Cesare; la condanna ha segnato l’epilogo di una vicenda tragica che ha toccato profondamente le comunità di Frosinone e Sabaudia. La sentenza, emessa dalla Corte d’Assise di Frosinone, chiude un capitolo doloroso, sollevando riflessioni sulla violenza nelle relazioni e sull’importanza della prevenzione e del supporto alle vittime.
Romina De Cesare, giovane donna uccisa nell’appartamento di Frosinone, è diventata simbolo delle vittime di violenza domestica. La dinamica dell’omicidio, con Ialongo che ha colpito la vittima con 14 coltellate al termine di una lite, sottolinea la brutalità dell’atto e la necessità di interventi mirati a tutelare le persone vulnerabili.
L’arresto di Ialongo, avvenuto a Sabaudia in circostanze drammatiche, ha portato alla luce l’omicidio. La sentenza di 24 anni di reclusione, che segue la richiesta del pubblico ministero Vittorio Misiti di una condanna a 23 anni, rappresenta il tentativo della giustizia di fare chiarezza e di sanzionare in modo adeguato il reato commesso.
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