E’ l’analisi dell’opinionista del New York Times Thomas Friedman in un lungo editoriale nel quale delinea tre possibili scenari della crisi: “il disastro totale”, il “compromesso sporco” e la “salvezza”.
Al momento, scrive l’editorialista, la situazione è quella di “disastro”.
A meno che Vladimir Putin non cambi improvvisamente idea, la sua intenzione sembra quella di uccidere il maggior numero possibile di persone e distruggere tutte le infrastrutture che trova sul suo cammino in modo da cancellare l’Ucraina in quanto stato sovrano, indipendente e libero.
Questo scenario, spiega Friedman, potrebbe portare a crimini di guerra che l’Europa non vedeva dai tempi del nazismo.
Il mondo globalizzato, sottolinea, non ha mai avuto a che fare con un leader accusato di crimini di guerra di questo livello alla guida di un Paese che ha undici fusi orari, è uno dei maggiori fornitori mondiali di petrolio e gas e possiede il più grande arsenale di testate nucleari.
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