Uilm: “Jindal decida sul suo futuro a Piombino e le istituzioni assicurino certezza sui tempi del rilancio”

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Oggi, dopo aver appreso, ancora una volta, da parte dell’azienda e governo l’elenco delle cose ancora da fare, rimaniamo molto perplessi sul futuro della ex Lucchini di Piombino”.

Lo dichiarano Guglielmo Gambardella e Lorenzo Fusco, rispettivamente coordinatore nazionale Uilm per la siderurgia e segretario responsabile Uilm Piombino a margine della riunione odierna con il MiSE, presenziata dal ministro Stefano Patuanelli e dal sottosegretario Alessia Morani, a cui hanno partecipato il vice presidente JSW Italy, Marco Carrai, i rappresentanti di Regione Toscana e Comune di Piombino.

“Abbiamo ricordato che i lavoratori hanno atteso per troppo tempo che JSW Italy mantenesse gli impegni assunti, con l’acquisizione da Cevital nel 2018, per il rilancio del sito piombinese” sottolineano.

“Oggi ci saremmo aspettati, anche dopo tutti gli annunci fatti negli ultimi mesi, di acquisire elementi di certezza sulle questioni industriali e di contesto per il rilancio del sito piombinese ed il ritorno alla produzione di acciaio, in particolare sull’ingresso di Invitalia previsto già nel mese di ottobre ma non ancora definito” continuano.

“Il degrado degli impianti, per i mancati investimenti da parte di Jindal, ed il cronico ricorso dalla cassa integrazione per centinaia di lavoratori non ci consente di perdere ulteriore tempo nell’assumere le decisioni necessarie” proseguono.

“La definizione della futura governance di JSW, l’aggiornamento dell’Accordo di Programma, la realizzazione delle infrastrutture, la proroga della concessione delle banchine, la presentazione del piano della logistica ma soprattutto il reperimento delle risorse per dare la necessaria liquidità per la continuità produttiva e gli interventi di messa in sicurezza degli impianti devono essere inserite in un cronoprogramma con tempistiche vincolanti” aggiungono.

“In particolare abbiamo chiesto che la produzione di acciaio a Piombino rimanga come attività prevalente e la garanzia del mantenimento di tutta l’occupazione sia certificata inconfutabilmente in tutti i futuri atti da produrre – concludono – Ci attendiamo, dunque, come impegno assunto dallo stesso ministro, una convocazione entro la fine dell’anno per conoscere almeno la definizione della governance con l’ingresso pubblico nella società”.

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Barbara Noferi

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