Convocare il comitato provinciale della salute, per istituire un tavolo permanente di coordinamento e di monitoraggio delle condizioni sanitarie e del piano vaccinale per la popolazione anziana e fragile. Una richiesta che la Cisl di Catania, con il proprio Dipartimento delle politiche sociali, e le federazioni Fnp Pensionati Cisl e Cisl Medici ha avanzato ufficialmente, con una lettera, all’Asp e al sindaco metropolitano di Catania.
«L’idea è di istituire un tavolo della salute a livello provinciale – spiegano Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl etnea, Alfio Giulio, segretario generale della Fnp Sicilia e reggente della federazione catanese, Massimo De Natale, segretario generale Cisl Medici Catania, e Lucrezia Quadronchi, responsabile del Dipartimento politiche sociali – tra le organizzazioni sindacali da un lato e la parte sanitaria pubblica dall’altro.
«Un organismo cioè analogo a quello istituito a livello regionale, con il protocollo d’intesa sottoscritto il 18 novembre 2020 tra le organizzazioni sindacali confederali di Cgil, Cisl e Uil siciliane, e le rispettive federazioni dei pensionati Spi, Fnp e Uilp da una parte, e l’assessorato regionale alla Salute dall’altra parte».
Un organismo che possa monitorare, specialmente nel corso dell’emergenza legata alla pandemia da Covid19, la presenza e la qualità dei servizi necessari per affrontare le cronicità degli anziani e dei soggetti più fragili (immunodepressi, pazienti con esiti da patologie oncologiche o altre specifiche patologie), ivi compreso il piano di vaccinazione previsto.
Per gli esponenti della Cisl «appare evidente come il vaccino Covid-19 raffiguri, per le persone che complessivamente possiamo identificare come fragili, una concreta e reale possibilità di venir fuori da una condizione di segregazione esistenziale».
Ecco perché nella lettera, la Cisl chiede anche di determinare le linee di indirizzo relative a questa importante fase del piano vaccinale. «In particolare – sottolineano Attanasio, Giulio, De Natale e Quadronchi – un piano organizzativo, in termini di modalità, tempi e risorse informative/comunicative, nonché uno specifico piano logistico per la vaccinazione delle persone anziane, prevedendo anche l’impiego di unità mobili destinate a chi è impossibilitato a raggiungere i punti di somministrazione e alle persone non autosufficienti».
«Accanto a ciò – aggiungono – un piano di vaccinazione per la disabilità grave e gravissima e, appunto, per la fragilità, quest’ultima afferente a quadri clinici di particolare rischio, adottando modalità protette, in presenza dei loro caregiver, e al loro domicilio».
«Auspichiamo, quindi, che a Catania si possa avere un Tavolo della Salute, nel pieno riconoscimento di tale termine, nella sua accezione di benessere bio-psico-sociale, come diritto fondamentale della persona e della comunità nella sua interezza».
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