Operazione “antidegrado” dei Carabinieri nelle frazioni
Mercoledì sera 10 febbraio i Carabinieri della Stazione di Mirano hanno denunciato in stato di libertà per porto abusivo di armi un minore del posto (classe 2003), trovato anche in possesso di inequivocabili segni di attività di spaccio pregressa.
L’operazione è stata sviluppata dai militari dell’Arma a seguito di una intensa attività di ricognizione e controllo svolta sul territorio, raccogliendo le pur numerose segnalazioni della cittadinanza, che aveva permesso di acquisire vari elementi in merito alla sussistenza di strani “movimenti” di un gruppo di giovanissimi che avevano l’abitudine di riunirsi attorno alle piazze ed ai cortili delle palestre, appunto, delle varie frazioni.
Sono stati pertanto effettuati vari servizi mirati, sia in territorio di Mirano che nel salese, l’ultima attività proprio nei pressi della palestra di Veternigo, quando i Carabinieri notavano alcuni ragazzini aggirarsi con fare sospetto nei pressi di una micro-car appena arrivata da fuori.
E’ dunque scattato il controllo nei loro confronti: sono stati bloccati con grande rapidità dai militari dell’Arma, ed una volta identificati i Carabinieri hanno poi proceduto ad una ricognizione del quadriciclo, trovando nel cassetto portaoggetti – quindi nemmeno tanto ben celata – una pistola riproduzione a gas, priva però dei segni di riconoscimento previsti e quindi irregolare e considerata alla stregua di un’arma vera, meritando così la denuncia per porto abusivo di armi.
Nel contesto della perquisizione veniva rinvenuto anche un “grinder”, sempre molto in voga per il taglio dello stupefacente.
Il ragazzo veniva anche contravvenzionato perché con convinta spavalderia rifiutava di indossare la mascherina.
L’attività di ieri si inquadra nel programma di contrasto alla diffusione delle sostanze stupefacenti in tutta la giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Mestre, ma che è stato volutamente potenziato in maniera specifica nella terraferma veneziana, con il fine ultimo di contrastare il “degrado”.
Il Comando Compagnia Carabinieri di Mestre continua ad ottenere positivi riscontri grazie alla proiezione esterna fortemente orientata al controllo del territorio; i militari dell’Arma, oltre ad assicurare gli ordinari servizi di pattugliamento e quelli a carattere straordinario, coordinati per fasce orarie e geografiche, hanno posto particolare attenzione alla vigilanza dei luoghi “sensibili” indicati dagli stessi cittadini (come i parchi, le stazioni ferroviarie e le vie ad essi prospicienti) in questo caso con particolare attenzione ai territori delle frazioni più isolate. Viene definita “operazione antidegrado”, perché va a colpire in maniera specifica e meticolosa quei soggetti gravitanti nell’ambito della “microcriminalità” così difficile da definire ed incasellare: piccoli o medi delinquenti che imperversano spesso in gruppo sia in città che in periferia, e che hanno ormai creato un grave allarme sociale per l’intera popolazione.
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