L’inchiesta sulla compravendita di voti attraverso l’intermediazione del clan Di Silvio, che questa mattina ha portato all’arresto di due persone, ha travolto anche l’europarlamentare della Lega Matteo Adinolfi.
I voti comprati, infatti, circa 200, sarebbero serviti a lui per essere eletto.
Adinolfi, però, ha dichiarato, all’Adn Kronos: “So di non aver fatto nulla”.
L’inchiesta ha portato agli arresti domiciliari l’imprenditore Raffaele Del Prete e di Emanuele Forzan, autori materiali dell’acquisto delle preferenze, come detto attraverso il clan Di Silvio.
Il reato contestato è quello di scambio elettorale politico-mafioso.
“Vediamo cosa dicono le carte, ho piena fiducia nella magistratura”, ha concluso Adinolfi.
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