Certo, considerato quel che sta succedendo nel mondo, quindi perché non fare un film horror sull’amato orsacchiotto di AA Milne che si trasforma in un incubo vivente e si imbarca in una furia sanguinaria?
La storia del film sembra essere questa: come tutti i ragazzi, Christopher Robin un giorno è diventato troppo grande per i suoi amati giocattoli d’infanzia e ha lasciato Hundred Acre Woods per esplorare i vasti orizzonti dell’età adulta. Tuttavia, in sua assenza, Winnie the Pooh e Piglet sono diventati maliziosi e risentiti, apparentemente banchettando con gli animali della foresta per il sostentamento mentre complottano per provocare una terribile vendetta sul loro amico di una volta. E quando Christopher Robin torna finalmente a casa, ne segue un bagno di sangue.
Il trailer dipinge il film come un normale film di invasione domestica. Pooh e Piglet, sebbene non siano mai stati mostrati di fronte, sembrano essere umani adulti con maschere di animali, forse una citazione del film dimenticato di Liv Tyler The Strangers. Rapiscono violentemente una giovane donna in bikini da una delle famose vasche idromassaggio di Hundred Acre Woods e imbrattano con il sangue “GET OUT” su alcune finestre. Prendono l’occhio di una ragazza, decapitano una donna in una piscina e poi ritualisticamente si rimpinzano di miele. Se gli antagonisti fossero stati qualcun altro, Blood and Honey sarebbe il tipo horror a budget zero destinato al cestino degli affari.
Fino ad ora, Winnie the Pooh era noto per la sua rassicurante accettazione dell’universo più ampio che lo circondava, tanto che i revisionisti degli ultimi giorni lo avevano considerato un taoista. Era una creatura dalla vita semplice; prendendo ogni nuovo giorno come è arrivato, felice di far parte di un mondo meraviglioso.
Winnie the-Pooh: Blood and Honey lo sa, motivo per cui la sua intera valuta commerciale è controversa. Rolling Stone ha già definito il film “che rovina l’infanzia” e tutti coloro che sono coinvolti nella realizzazione del film devono sperare che questa sia la narrazione che continuerà fino all’uscita del film. Non importa se il film è davvero buono o meno, perché il punto è che arriva a sovvertire un’icona innocente come Pooh.
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