Pubblicato il 11 Ottobre 2025
Prezzi del gas in calo del 24% rispetto a ottobre 2024
Accensione consentita nelle regioni più fredde
A partire da mercoledì 15 ottobre 2025 sarà possibile accendere i riscaldamenti nella maggior parte delle province del Nord Italia e nelle aree di montagna del Centro e del Sud – come L’Aquila, Perugia, Potenza ed Enna.
Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione alla zona climatica di residenza, agli orari consentiti, alle temperature impostate e alle regole comunali o condominiali. Chi non rispetta le norme rischia multe fino a 3.000 euro.
L’associazione Assium, che rappresenta gli utility manager, invita inoltre a verificare le tariffe del proprio fornitore di gas, poiché i prezzi sui mercati sono in calo del 24% rispetto allo stesso mese del 2024.
Le zone dove si può accendere il riscaldamento
Dal 15 ottobre potranno accendere i termosifoni i cittadini delle province appartenenti alla zona E, tra cui:
Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Bologna, Bolzano, Brescia, Como, Cremona, Milano, Modena, Padova, Parma, Perugia, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, e molte altre.
Sono escluse le province di Belluno, Cuneo e Trento (zona F), dove non esistono limitazioni per via delle rigide condizioni climatiche.
Chi dovrà aspettare
- Dal 1° novembre potranno accendere i riscaldamenti i residenti della zona D, che comprende città come Roma, Firenze, Genova, Foggia, Pisa e Terni.
- Dal 15 novembre toccherà alla zona C, con province come Napoli, Bari, Lecce, Cagliari e Taranto.
- Infine, dal 1° dicembre sarà il turno delle zone più calde (A e B), tra cui Palermo, Catania, Messina, Reggio Calabria, Trapani e Lampedusa.
Regole su orari e temperature
La normativa nazionale fissa limiti precisi:
- Zona A: massimo 6 ore al giorno, fino al 15 marzo
- Zona B: 8 ore, fino al 31 marzo
- Zona C: 10 ore, fino al 31 marzo
- Zona D: 12 ore, fino al 15 aprile
- Zona E: 14 ore, fino al 15 aprile
Le temperature massime consentite sono di 18°C (con tolleranza fino a 20°C) per edifici industriali o artigianali e 20°C (fino a 22°C) per tutti gli altri edifici, comprese le abitazioni.
I sindaci possono, con ordinanza, modificare i periodi o gli orari di accensione e ridurre le temperature massime. Anche i condomini possono stabilire regole proprie, ma senza superare i limiti previsti dalla legge. Le sanzioni variano da 500 a 3.000 euro, con possibili ulteriori multe comunali fino a 800 euro.
Prezzi del gas in diminuzione
Secondo Assium, nonostante l’aumento dei consumi invernali (che rappresentano circa l’80% del totale annuale), i prezzi del gas sono in calo.
Il Psv registra in ottobre una media di 0,328 euro/Smc, contro 0,432 euro/Smc dell’anno scorso, pari a una riduzione del 24%. Anche l’indice Gme mostra un calo analogo del 23%.
Federico Bevilacqua, presidente di Assium, sottolinea: “Questo è il momento giusto per valutare un cambio di fornitore e approfittare di offerte più vantaggiose, in modo da risparmiare sui costi di riscaldamento domestico”.

