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Aci Trezza, controlli nei ristoranti, chiusure, sanzioni e sequestri: blatte e lavoratori in nero

Pubblicato il 21 Giugno 2025

Blatte nel magazzino e lavoratori in nero: un locale chiuso immediatamente

Un’importante operazione di controllo coordinata dalla Polizia di Stato ha interessato due ristoranti della località marinara di Aci Trezza, con l’obiettivo di verificare igiene, sicurezza alimentare e regolarità occupazionale.

L’azione si inserisce nel più ampio piano di monitoraggio disposto dal Questore di Catania, volto a tutelare la salute pubblica e garantire il rispetto della normativa vigente.

Forze dell’ordine e autorità sanitarie in azione con una task force interforze

L’operazione è stata guidata dai poliziotti della Squadra Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, affiancati dalla Divisione Anticrimine e supportati da numerosi enti specializzati:

  • Corpo Forestale della Regione Siciliana (Nucleo Agroalimentare)
  • ASP di Catania, con medici del Servizio Igiene pubblica, Spresal e Servizio Veterinario
  • Ispettorato del Lavoro
  • Polizia Locale di Aci Castello – settore Annona

Scoperti gravi illeciti: sospensione immediata per un ristorante

Durante le ispezioni, in uno dei due locali sono emerse gravi carenze igienico-sanitarie, che hanno portato alla sospensione immediata dell’attività. Il personale dell’Asp ha riscontrato la presenza di blatte nel magazzino destinato alla conservazione degli alimenti, oltre a varie irregolarità strutturali.

In cucina, i veterinari e il Corpo Forestale hanno trovato 90 kg di pesce e 10 kg di carne privi di tracciabilità, elemento fondamentale per la sicurezza alimentare. I prodotti sono stati sequestrati e distrutti, mentre al titolare è stata comminata una sanzione da 1.500 euro.

Due lavoratori in nero e condizioni di lavoro inadeguate

L’Ispettorato del Lavoro ha inoltre scoperto la presenza di due dipendenti non regolarmente assunti, che ha comportato sanzioni pari a 6.500 euro. Le ispezioni hanno evidenziato anche condizioni non conformi nei locali del personale, con umidità e spogliatoi inadeguati, per cui sono state applicate ulteriori sanzioni per 3.800 euro.

Infine, la Polizia Locale ha multato il titolare per il mancato pagamento della concessione del suolo pubblico.

Anche il secondo ristorante presenta irregolarità, sebbene meno gravi

Nel secondo locale ispezionato, il personale dell’Asp ha rilevato scarsa pulizia e disordine, in violazione delle normative HACCP. Le carenze hanno comportato sanzioni per 2.000 euro. Anche qui, veterinari e Corpo Forestale hanno sequestrato 30 kg di pesce surgelato non tracciato e non idoneo al consumo, con una sanzione da 1.500 euro al titolare.

In questo caso, non sono state riscontrate irregolarità nelle posizioni lavorative, ma anche qui la Polizia Locale ha contestato il mancato pagamento della concessione del suolo pubblico.

Oltre 15.000 euro di sanzioni e 130 kg di alimenti distrutti

L’attività di controllo si è conclusa con sanzioni amministrative per un totale di circa 15.500 euro e la distruzione di 130 chili di alimenti non conformi. Complessivamente, sono state identificate 15 persone tra titolari e lavoratori, alcune già note alle forze dell’ordine.

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