Pubblicato il 9 Ottobre 2025
Controlli estivi tra Polizia di Stato e Guardia Costiera
Durante l’estate, gli uomini della Polizia di Stato e della Guardia Costiera di Catania, impegnati nel pattugliamento della fascia costiera etnea, hanno ricevuto numerose segnalazioni da parte dei residenti e dei villeggianti di Aci Trezza riguardo alla presenza di imbarcazioni abbandonate o posizionate irregolarmente nel porto nuovo.
Individuate 43 barche senza autorizzazione
Gli accertamenti della Questura di Catania, effettuati nei mesi estivi, hanno permesso di individuare 43 natanti che occupavano aree demaniali e lo scalo di alaggio senza alcun titolo. Molte imbarcazioni risultavano prive di segni identificativi, rendendo difficile risalire ai proprietari.
Gli operatori hanno quindi affisso cartelli di diffida, invitando i responsabili a regolarizzare la situazione. Dopo pochi giorni, solo la metà dei proprietari ha provveduto a rimuovere le proprie barche.
Sequestri e rimozioni sotto il coordinamento della Procura
Per le imbarcazioni rimaste, la Procura della Repubblica di Catania ha coordinato le attività di polizia giudiziaria, disponendo il sequestro e la rimozione coatta dei mezzi ancora presenti.
In totale, 23 barche di piccole dimensioni — la maggior parte in legno e alcune in vetroresina — sono state rimosse con l’aiuto di un’azienda specializzata nel recupero di natanti. Solo in un caso si è riusciti a risalire al proprietario, poiché l’imbarcazione risultava iscritta nei registri della Capitaneria di Porto.
Pulizia e futuro delle imbarcazioni sequestrate
Anche il Comune di Aci Castello ha partecipato all’operazione, provvedendo alla rimozione di una grande quantità di rifiuti accumulati all’interno e nei pressi dello scalo.
Le barche ancora in buono stato saranno messe all’asta, mentre quelle danneggiate o inutilizzabili verranno distrutte.
Secondo le autorità, l’intervento rappresenta un importante passo verso la tutela del demanio marittimo e il ripristino della legalità nelle aree portuali di Aci Trezza.

