Pubblicato il 6 Giugno 2025
Una vita dedicata alla comicità e all’imitazione
Gianfranco Butinar, celebre imitatore e attore comico romano, è morto nella notte tra il 5 e il 6 giugno nella sua abitazione. Aveva soltanto 51 anni. Secondo quanto riportato da fonti locali, la causa del decesso sarebbe stato un infarto. I funerali si svolgeranno domani alle ore 15 presso la Parrocchia Santa Maria Regina Pacis di Ostia.
Il talento e l’eredità artistica
Con un repertorio che superava le cento voci, Gianfranco Butinar ha saputo attraversare mondi diversi come lo sport, la politica e la musica, portando in scena personaggi indimenticabili.
Tra le sue imitazioni più apprezzate, spiccano Bruno Pizzul e Franco Califano, figura con cui Butinar aveva instaurato un legame profondo e personale. “Io ho vissuto Califano per 22 anni, è stato il mio padre artistico, un fratello maggiore, una persona di famiglia che mi ha dato tantissimo,” raccontava in un’intervista.
Sui social dell’account ufficiale Instagram di Franco Califano, gestito dalla famiglia, è comparso un messaggio commosso: “Il nostro amico Gianfranco Butinar ci ha lasciato stanotte… Ciao Buty, salutaci il maestro.”
Nel 2014, Butinar aveva interpretato Califano nel film “Non escludo il ritorno” di Stefano Calvagna, definendo quell’esperienza un tributo personale al suo mentore. I suoi spettacoli teatrali come “80 Nostalgia di Califano” erano diventati veri e propri cult, capaci di riportare in vita la poesia e il carisma del “Califfo”.
Il calcio, una passione vissuta con ironia
Romanista convinto, Butinar era famoso anche per le sue imitazioni di grandi protagonisti del calcio: da Francesco Totti a Fabio Capello, da Luciano Spalletti ad Antonio Cassano.
Ma il suo talento andava ben oltre: imitava con straordinaria precisione anche figure come Bruno Pizzul, Rino Tommasi, Luciano Moggi e Massimo Moratti, cogliendone tic, cadenze vocali e pause espressive con incredibile realismo.
Collaborava con il programma “Calciomercato – L’Originale” su Sky Sport e aveva partecipato a trasmissioni come “Tiki Taka” condotta da Piero Chiambretti, dove regalava momenti esilaranti al pubblico.
Un talento raro, una voce che resta
Gianfranco Butinar lascia un vuoto nel mondo dello spettacolo e dell’imitazione italiana. Con la sua capacità di trasformarsi in decine di personaggi diversi, ha saputo regalare ironia, emozione e memoria. Un artista capace di rendere omaggio, con rispetto e genio, ai grandi del passato e del presente.


Spiace moltissimo . L’ho conosciuto a Milano, in occasione di uno spettacolo