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Addio a Giuseppina Zecchini, la “nonna dell’Alto Adige”: si è spenta a 111 anni

Pubblicato il 20 Ottobre 2025

Una vita lunga più di un secolo

Giuseppina “Pina” Zecchini, conosciuta come la nonna dell’Alto Adige, è morta a Bolzano il 17 ottobre all’età di 111 anni. Era l’ottava persona più longeva d’Italia e la più anziana della sua regione. Dal 2014 viveva nella residenza per anziani Don Bosco, dove nel 2020, a 106 anni, era riuscita a sconfiggere il Covid, diventando un simbolo di forza e speranza per tutta la comunità.

Le origini e gli anni difficili

Nata il 10 giugno 1914 a San Massimo, in provincia di Verona, Giuseppina era la penultima di cinque fratelli. La sua infanzia fu segnata dagli anni duri della Prima guerra mondiale, che scoppiò poco dopo la sua nascita.
A 14 anni si trasferì a Bolzano per lavorare e aiutare la famiglia, iniziando così una nuova vita lontano da casa.

Il matrimonio, la famiglia e la perdita

Nel 1939 sposò Laerte Neri, un falegname, con cui ebbe tre figli. Ma il destino non fu clemente: a 45 anni rimase vedova e dovette crescere i figli da sola.
Il maggiore, Ettore, aveva allora appena 18 anni. Nonostante le difficoltà, Giuseppina non si arrese mai e trovò la forza di sostenere la famiglia lavorando come domestica.
I figli ricordano con affetto: “Nostra madre andava a fare i lavori in casa e ci ha mantenuti così.”

Una testimone della storia italiana

Nel corso della sua lunga vita, Giuseppina ha attraversato eventi epocali: la Seconda guerra mondiale, la ricostruzione e il referendum del 2 giugno 1946, quando l’Italia divenne una Repubblica.
Fu una delle poche donne ancora in vita ad aver votato quel giorno storico, e ricordava quel momento come uno dei più preziosi della sua esistenza.

L’ultimo saluto

I funerali di Giuseppina Zecchini si terranno martedì 21 ottobre alle 14, nella chiesa parrocchiale di Don Bosco a Bolzano.
L’annuncio è stato dato dai tre figli, insieme a nipoti, pronipoti e parenti, che hanno voluto ringraziare di cuore il personale della casa di riposo Don Bosco per la dedizione e la cura mostrata negli anni.

Con la scomparsa di Giuseppina, Bolzano saluta una donna che ha attraversato un secolo di storia con coraggio, dignità e un sorriso che nessuna difficoltà è riuscita a spegnere.

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