Pubblicato il 6 Maggio 2025
Si spegne a 97 anni una figura centrale del giornalismo e della politica
Lucio Manisco è morto oggi all’età di 97 anni, lasciando un vuoto profondo nel mondo dell’informazione e della politica italiana. Storica voce della Rai e corrispondente dagli Stati Uniti, Manisco è stato anche protagonista della vita parlamentare. Il suo decesso ha suscitato profondo cordoglio, con numerosi messaggi di affetto, tra cui quelli della redazione di Chi l’ha visto? e della conduttrice Federica Sciarelli, tra le prime a ricordarlo pubblicamente.
Una carriera tra penna e microfono
Nato a Firenze il 16 febbraio 1928, Manisco ha attraversato oltre settanta anni di storia italiana e internazionale. Dopo aver conseguito la maturità classica nel 1947, si è laureato in Lettere all’Università La Sapienza di Roma. I suoi primi passi nel giornalismo lo vedono impegnato come redattore per Italia Socialista e Il Giornale di Roma.
Il vero salto di qualità avviene negli anni ’50, quando diventa assistente ai programmi della BBC a Londra, per poi diventare corrispondente per Il Messaggero dalla capitale britannica. Dal 1955 si trasferisce negli Stati Uniti, dove rimane come corrispondente fino al 1984, divenendo uno dei principali interpreti italiani della realtà americana.
Nel 1987 approda in televisione, diventando volto noto del TG3 come corrispondente dagli Stati Uniti, ruolo che mantiene fino al 1992, conquistando l’attenzione del grande pubblico.
Dalla cronaca all’impegno politico
Nel 1992 Manisco entra in Parlamento, eletto alla Camera dei Deputati come indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista, incarico che ricoprirà anche dopo la rielezione del 1996. Durante il suo mandato è stato segretario della Commissione Affari Esteri, distinguendosi per competenza e determinazione.
L’attività politica prosegue anche in Europa, dove nel 1994 viene eletto europarlamentare sempre con Rifondazione Comunista, per poi essere riconfermato nel 1999 con il Partito dei Comunisti Italiani. A Strasburgo ha ricoperto l’incarico di membro dell’Ufficio di Presidenza della Sinistra Unitaria Europea, occupandosi attivamente di cultura, istruzione e media.
Una figura che ha lasciato il segno
Lucio Manisco ha rappresentato un ponte tra giornalismo e impegno politico, interpretando entrambi i ruoli con coerenza e passione. Il suo contributo resta un punto di riferimento per chi crede in un’informazione libera e in una politica al servizio dei cittadini.

