Pubblicato il 18 Maggio 2025
Una figura storica dell’informazione moderna
È scomparso all’età di 76 anni Nichi Grauso, figura centrale del giornalismo sardo e italiano, dopo una lunga malattia. Si è spento nella sua casa di Cagliari, come riportato da L’Unione Sarda, lo stesso quotidiano che aveva guidato e innovato per decenni.
Le origini di un innovatore
Nel 1975 Grauso fondò Radiolina FM 98 MHz, la prima radio privata della Sardegna e una delle prime a livello nazionale. Poco dopo, diede vita anche a Videolina, la prima emittente televisiva sarda via etere, segnando un altro passo decisivo nello sviluppo dei media regionali.
L’Unione Sarda e la rivoluzione digitale
Nel 1985 avviò la sua avventura nella carta stampata con L’Unione Sarda, quotidiano che avrebbe diretto fino al 1999. Ma il momento più rivoluzionario arrivò nel 1994, quando fondò il sito web del giornale, rendendolo il primo quotidiano online in Europa e il secondo al mondo, subito dopo il Washington Post. Un primato che lo consacrò pioniere assoluto dell’editoria digitale.
Una battaglia condivisa
Nel febbraio del 2024, Grauso aveva ricevuto una diagnosi di una forma di tumore particolarmente aggressiva. Nonostante la gravità della malattia scelse di parlarne pubblicamente, raccontando con lucidità e coraggio: “Uno dei tumori più aggressivi, se gli lasci un attimo riprende vigore”, aveva dichiarato.
Un’eredità indelebile
L’eredità di Nichi Grauso non si misura solo nei progetti fondati o nei traguardi raggiunti, ma nel modo in cui ha saputo anticipare il futuro dell’informazione, tracciando una strada che ancora oggi ispira l’editoria italiana. Foto: Di Ivan Vighetto (Sbisolo) – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org

