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Addio all’alta pressione: tornano piogge intense e neve anche a bassa quota

Pubblicato il 16 Dicembre 2025

Cambia lo scenario meteorologico sull’Italia

L’anticiclone che ha dominato il tempo sull’Italia è ormai in fase di cedimento e sta per lasciare spazio a correnti umide di origine atlantica. Il risultato sarà un deciso peggioramento delle condizioni meteo, con piogge diffuse e il ritorno della neve, che non si limiterà alle sole zone montane.

L’arrivo della perturbazione atlantica

Secondo Federico Brescia, meteorologo de iLMeteo.it, una perturbazione organizzata è pronta a interessare il nostro Paese. L’ingresso di aria più umida porterà precipitazioni abbondanti e nevicate anche a quote insolitamente basse.

Piogge diffuse e rischio accumuli elevati

Dalle prime ore di martedì 16 dicembre, i venti di Scirocco favoriranno piogge estese su gran parte della Penisola. I fenomeni più intensi sono attesi lungo le coste tirreniche e al Nord-Ovest, in particolare tra Liguria, alta Toscana, Sardegna orientale e localmente la Sicilia.
In queste zone gli accumuli potrebbero superare i 100-120 millimetri, con i valori più elevati previsti nel Levante ligure, nelle aree interne dell’alta Toscana e nell’entroterra della Sardegna.

Neve abbondante sulle Alpi

La perturbazione porterà con sé anche copiose nevicate sulle Alpi Occidentali, un evento molto atteso in vista delle vacanze natalizie, considerate le attuali carenze di neve.
Oltre i 1500 metri, gli accumuli potranno raggiungere i 50 centimetri, mentre tra i 1000 e i 1500 metri sono attesi 20-30 centimetri di neve fresca, trasformando il paesaggio in uno scenario pienamente invernale.

Fiocchi fino in collina grazie al rovesciamento termico

L’elevata intensità delle precipitazioni favorirà il cosiddetto “rovesciamento termico”, un fenomeno che potrà portare la neve fino alle colline del Cuneese e dell’Astigiano. I fiocchi potrebbero scendere fino a 200-300 metri di quota, spingendosi anche verso le zone interne del Centro-Ponente ligure.

Cos’è la neve da rovesciamento

La neve da rovesciamento si verifica quando le precipitazioni sono molto intense: il freddo presente in quota viene trasportato verso il basso dai fiocchi in caduta. Durante la fusione, la neve assorbe calore dall’aria, raffreddandola rapidamente fino a 0°C lungo tutta la colonna atmosferica, permettendo così la neve anche a quote basse.

Un segnale importante per l’inverno

Dopo una fase dominata da condizioni stabili, questo peggioramento rappresenta un vero sblocco stagionale. L’Italia torna infatti sotto l’influenza delle perturbazioni atlantiche, un elemento fondamentale per un inverno più dinamico e ricco di precipitazioni.

Verso una fase più movimentata

Il maltempo atteso per martedì non sarà un episodio isolato, ma l’inizio di un periodo più instabile. Un nuovo impulso perturbato, con piogge diffuse e nevicate abbondanti, potrebbe ripresentarsi anche all’inizio della prossima settimana, confermando un cambio di passo nelle condizioni meteorologiche.

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