Pubblicato il 12 Ottobre 2025
L’attrice premio Oscar si è spenta a 79 anni in California
Diane Keaton, una delle figure più amate e riconoscibili del cinema americano, è morta all’età di 79 anni. Attrice, regista e icona di stile, ha recitato in oltre settanta film, lasciando un segno indelebile nella storia del grande schermo. Indimenticabile la sua collaborazione con Woody Allen, con cui formò una delle coppie più celebri della commedia americana, soprattutto nei cult “Io e Annie” e “Manhattan”.
L’indimenticabile Annie Hall
Per molti, Diane Keaton resterà per sempre Annie Hall, la donna intelligente, ironica e un po’ nevrotica che conquistò il pubblico e le valse l’Oscar come miglior attrice protagonista. Quel personaggio, simbolo della New York degli anni Settanta, divenne il ritratto perfetto di una generazione di donne emancipate, ironiche e alla ricerca di libertà.
Dalle origini californiane al successo a Broadway
Nata Diane Hall a Los Angeles il 5 gennaio 1946, frequentò la Santa Ana High School prima di trasferirsi a New York. Qui adottò il nome d’arte Keaton e studiò recitazione al Neighborhood Playhouse.
Il suo debutto fu a Broadway, nel musical “Hair” (1968), dove venne notata da Woody Allen, che la volle per la commedia teatrale Play It Again, Sam.
Il successo con Coppola e la saga del “Padrino”
Il vero salto nel cinema arrivò nel 1972 con Francis Ford Coppola, che la scelse per interpretare Kay Adams, la fidanzata (e poi moglie) di Michael Corleone (Al Pacino) nel leggendario “Il padrino”. Il ruolo la impose all’attenzione del grande pubblico e segnò l’inizio di una carriera costellata di collaborazioni con registi e attori di primo piano.
L’intesa artistica e sentimentale con Woody Allen
Negli anni Settanta, Keaton divenne la musa di Allen, con cui visse anche una relazione sentimentale. Insieme girarono cinque film indimenticabili: Il dormiglione (1973), Amore e guerra (1975), Io e Annie (1977), Interiors (1978) e Manhattan (1979).
In queste pellicole Keaton dimostrò una straordinaria versatilità, passando con naturalezza dalla commedia sofisticata al dramma intimista.
Dalla Keaton drammatica alla Keaton ironica
Negli anni Ottanta, Warren Beatty la volle per Reds (1981), dove interpretò la giornalista Louise Bryant, ottenendo una nomination all’Oscar.
Successivamente tornò a interpretare personaggi femminili complessi e ironici, tra cui quelli di “Baby Boom” (1987) e “Il club delle prime mogli” (1996), diventando un punto di riferimento per le commedie al femminile.
Tra regia e nuovi ruoli
Oltre a recitare, Diane Keaton si cimentò anche nella regia, firmando titoli come Eroi di tutti i giorni (1995) e Avviso di chiamata (2000).
Negli anni Duemila tornò al successo con “Tutto può succedere” (2003), accanto a Jack Nicholson, film che le valse un’altra nomination all’Oscar. Seguono poi titoli come “Mai così vicini” (2014) e “Book Club” (2018 e 2023), dove continuò a raccontare con grazia e ironia le sfide della maturità.
Un’eredità di eleganza e autenticità
Con il suo stile inconfondibile, fatto di completi maschili e cappelli iconici, Diane Keaton ha ridefinito il concetto di femminilità a Hollywood.
Attrice di rara sensibilità, ha saputo unire intelligenza, umorismo e profondità emotiva, lasciando un’eredità artistica che attraversa generazioni. Foto: fermo immagine

