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Addio Esame di Stato: dal 2026 tornerà l’Esame di Maturità, ecco cosa cambia

Pubblicato il 3 Settembre 2025

Una scelta simbolica

Dal prossimo anno scolastico, gli studenti non affronteranno più l’Esame di Stato, ma torneranno a sostenere l’Esame di Maturità. La decisione sarà discussa il 4 settembre dal Consiglio dei ministri e segna un ritorno al passato, prima della riforma Berlinguer del 1997.
Secondo il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, il nuovo nome vuole restituire alla prova il senso di rito di passaggio tra adolescenza e vita adulta.

Novità sulla seconda prova

La riforma non si limita al cambio di denominazione. La seconda prova scritta, che varia a seconda dell’indirizzo scolastico, potrebbe subire modifiche sostanziali.
Ad esempio, nel test di matematica potrebbero essere introdotti quesiti di logica e problem solving, con l’obiettivo di valutare non solo la preparazione teorica ma anche la capacità di ragionamento degli studenti.

L’orale diventa obbligatorio

Dopo le prove scritte, i candidati dovranno sostenere il colloquio orale, che sarà obbligatorio. Non sarà più possibile “fare scena muta” contando solo sui crediti accumulati: chi rifiuterà di presentarsi all’orale dovrà ripetere l’anno.
L’esame orale sarà una prova multidisciplinare, pensata per verificare la capacità di argomentazione e per valutare anche le esperienze maturate nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro).

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