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Adrano, minaccia la madre con un coltello per avere denaro: denunciato 43enne

Pubblicato il 19 Maggio 2025

L’incubo di un’anziana finisce con l’intervento della Polizia

Un uomo di 43 anni è stato denunciato dalla Polizia di Stato di Adrano dopo aver minacciato la madre 79enne con un coltello, al fine di ottenere del denaro. L’episodio è avvenuto all’interno dell’abitazione della donna, che è riuscita a lanciare l’allarme contattando un’altra figlia, mettendo così in moto l’intervento delle forze dell’ordine.

Le minacce e il terrore in casa

Secondo quanto ricostruito, l’uomo – in evidente stato di ubriachezza – si sarebbe presentato a casa della madre e, non appena arrivato, avrebbe iniziato a urlare e pretendere soldi con violenza. La donna, impaurita, si sarebbe barricata all’interno dell’appartamento. Di fronte al rifiuto, l’aggressore avrebbe impugnato un coltello e minacciato di appiccare un incendio, terrorizzando la madre per lunghi minuti.

Un contesto familiare già segnato da abusi

Dalle indagini è emerso che non si trattava di un episodio isolato: l’uomo, già noto per comportamenti aggressivi, avrebbe più volte vessato la madre e altri familiari, estorcendo denaro soprattutto dopo la fine del suo matrimonio. Privo di un lavoro stabile e dipendente dall’alcol, il 43enne si sarebbe spesso fatto consegnare piccole somme, destinate con ogni probabilità all’acquisto di bevande alcoliche.

L’intervento della Polizia e la denuncia

Anche in quest’ultima occasione, la madre gli ha ceduto 15 euro, facendoli scivolare sotto la porta. Solo allora l’uomo si sarebbe allontanato. Gli agenti, giunti rapidamente sul posto, lo hanno rintracciato nella sua abitazione adiacente. Dopo essersi inizialmente rifiutato di aprire la porta, è stato raggiunto dai poliziotti che lo hanno trovato ancora ubriaco e in possesso di un coltello a serramanico.

Il 43enne è stato condotto negli uffici di Polizia, identificato e denunciato per maltrattamenti in famiglia, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Rimane valida la presunzione di innocenza, in attesa di un eventuale giudizio definitivo.

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