Pubblicato il 5 Agosto 2024
Ad Alghero si sta creando una situazione conflittuale e piuttosto antipatica tra i residenti e i naturisti, la cui convivenza sta diventando sempre più difficile. Oggetto del contendere è la spiaggia sulla Baia di Porto Conte, istituita regolarmente dal comune per il turismo naturista, che confina con la spiaggia di Mugoni, frequentata da residenti e famiglie. Secondo le accuse dei residenti molti naturisti, in più di un’occasione, avrebbero sconfinato invadendo la spiaggia di Mugoni, girando nudi davanti a bambini e famiglie.
L’accusa dei residenti
I condòmini di un palazzo nella pineta Mugoni hanno inviato una lettera all’amministrazione comunale, accusando i naturisti di invadere le spiagge destinate alle famiglie e di girovagare tranquillamente nudi davanti agli occhi dei bambini esterrefatti.
Come si legge nella lettera più volte è stato chiesto di evitare il passaggio nelle aree non consentite e di non oltrepassare i limiti concessi ai naturisti, che avrebbero reagito prepotentemente fregandosene delle proteste e continuando a camminare sotto gli occhi di famiglie e bambini scandalizzati. In alcuni casi, come riferito, si sarebbe sfiorato addirittura lo scontro fisico.
Secondo i condòmini il problema principale è la segnaletica, dal momento che i due tratti di spiaggia sarebbero separati da alcuni cartelli provvisori benché, come ricordato nella lettera, l’associazione Anita Sardegna naturista avesse l’onere di consegnare la cartellonistica finalizzata a delimitare gli spazi riservati ai naturisti
La risposta dei naturisti
Sulla vicenda è intervenuto Sergio Cossu, rappresentante della nuova associazione nazionale “Nudiverso”, che con alcuni volontari ha fatto parte anche dell’associazione Anita. Cossu, intervistato dal quotidiano La Nuova Sardegna, ha spiegato che la situazione è particolarmente complessa poiché la cartellonistica ufficiale, di cui se ne dovrebbe occupare il comune e il parco di Porto Conte, non è ancora disponibile.
Ha aggiunto che, in qualità di volontari, con l’autorizzazione del comune e del parco hanno piazzato segnali provvisori che indicano i limiti che i naturisti non possono superare. Tuttavia, come denunciato dallo stesso Cossu, questi cartelli sarebbero stati sradicati e gettati via più volte.
Per questo motivo, secondo lui, i naturisti proseguono sulla spiaggia “proibita” non per creare scandalo, ma semplicemente perché non ci sono cartelli chiari che indicano qual è il limite da non oltrepassare. Cossu ha specificato che i naturisti hanno sempre rispettato le regole e ha chiesto un incontro con il comune e il parco per creare una delimitazione netta tra le due spiagge, che non si limiti ad un semplice cartello.

