Pubblicato il 13 Giugno 2025
Rientro di emergenza per un volo diretto a Nuova Delhi
Un aereo della compagnia Air India, partito questa mattina, 13 giugno, da Phuket e diretto a Nuova Delhi, ha dovuto inversione la rotta poco dopo il decollo a causa di un allarme bomba. L’episodio ha generato momenti di grande tensione a bordo, ma fortunatamente non è stato trovato alcun ordigno sull’aereo.
Il volo AI 379, decollato alle 9:30 ora locale, ha eseguito un atterraggio di emergenza sull’isola di Phuket, dopo aver ricevuto l’allerta mentre sorvolava il Mare delle Andamane. Le autorità aeroportuali thailandesi hanno confermato l’evacuazione immediata e sicura dei 156 passeggeri, secondo le procedure previste in situazioni di emergenza.
Conferma dell’assenza di esplosivi a bordo
L’ente Airports of Thailand (AOT) ha comunicato che, a seguito dei controlli effettuati, nessun esplosivo è stato individuato sull’aeromobile. Tuttavia, non sono stati diffusi ulteriori dettagli sull’origine o la natura della minaccia ricevuta.
Secondo quanto riportato dai media thailandesi e dal Daily Mail, le indagini sono in corso, e il velivolo rimane sotto sorveglianza.
Un altro drammatico incidente solo 24 ore prima
L’episodio di oggi arriva appena un giorno dopo un evento tragico che ha coinvolto un altro volo Air India. Giovedì 12 giugno, un aereo partito da Ahmedabad e diretto a Londra Gatwick si è schiantato in una zona residenziale poco dopo il decollo, provocando quasi 300 vittime. Dei 242 passeggeri a bordo, solo uno è sopravvissuto.
Gli investigatori hanno recuperato una delle due scatole nere dal relitto e stanno cercando la seconda per comprendere le cause del disastro. Secondo l’Hindustan Times, le autorità stanno ancora accertando la dinamica esatta dell’incidente.
Un’ondata di falsi allarmi bomba in India
Nel corso dell’ultimo anno, le compagnie aeree e gli aeroporti indiani hanno affrontato una crescente ondata di falsi allarmi bomba. Solo nei primi dieci mesi, sono state registrate quasi 1.000 segnalazioni infondate, un numero quasi dieci volte superiore rispetto al 2023. Questo dato solleva seri interrogativi sulla sicurezza e sulla necessità di misure più efficaci per contrastare queste minacce.

