Pubblicato il 25 Giugno 2025
Intelligenza artificiale e disinformazione medica
Un nuovo caso di manipolazione digitale travolge il professor Alberto Zangrillo, noto anestesista e prorettore dell’università Vita-Salute San Raffaele. È stato infatti utilizzato a sua insaputa come testimonial in video falsi diffusi sui social, dove promuoverebbe un presunto rimedio miracoloso contro l’impotenza. Il tutto, ovviamente, senza alcun consenso né coinvolgimento reale.
Un format ingannevole che si ripete
Il meccanismo è ormai ben collaudato: si finge un servizio del telegiornale, si inserisce l’immagine di un esperto famoso e si monta un discorso manipolato per spingere prodotti miracolosi, spesso legati a patologie comuni e sensibili. “Quest’ultimo video non mi è stato nemmeno inviato, ma ormai ricevo fino a cinque segnalazioni al giorno”, ha dichiarato Zangrillo all’Adnkronos Salute.
Un medico usato per vendere l’illusione
Nel filmato incriminato, Zangrillo viene mostrato mentre sponsorizzerebbe un trattamento per l’impotenza. Ma in passato è stato accostato anche a cure fasulle per ipertensione e disturbi vascolari. È un fenomeno dilagante, che sfrutta le potenzialità dell’intelligenza artificiale per rendere i video più credibili e difficili da distinguere dai contenuti autentici.
“Impossibile tutelarsi davvero”
Nonostante le numerose denunce presentate tramite il suo avvocato, Zangrillo afferma con amarezza: “Non è possibile tutelarsi”. E non è il solo ad essere colpito: il fenomeno coinvolge anche altri medici e specialisti, dai nutrizionisti ai virologi.
Il messaggio di Zangrillo: “Un medico serio non promuove miracoli”
Il professore ci tiene a lanciare un messaggio chiaro: “Le persone devono sapere che un medico degno non promuove se stesso, né tantomeno rimedi miracolosi, sui social o sui media. La medicina si pratica accanto al paziente, negli ambulatori e negli ospedali. Non nei video virali”.

