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Choc all’obitorio: il direttore vendeva e spediva per posta crani, cervelli, pelle e pezzi di corpi umani

Pubblicato il 15 Giugno 2023

Sul capo di Cedric Lodge, ex direttore dell’obitorio della Harvard Medical School, pende un’accusata pesante: furto, vendita e spedizione di parti di cadaveri.

Sono in corso delle indagini secondo le quali l’uomo 55enne avrebbe rubato parti selezionate di corpi donati all’Università di Boston per fini didattici ed educativi, tra le quali pelle, cervelli, crani, ossa e altri resti.

L’Università naturalmente era all’oscuro di tutto e non ha assolutamente dato il permesso a questa macabra compravendita di resti di corpi umani.

Pezzi di corpi umani trafugati, venduti e spediti

Secondo la ricostruzione Lodge avrebbe sottratto parti di corpi umani dal 2018 al 2023, portati poi nella sua casa dove “gestiva” la compravendita con la moglie 63enne e altri 4 complici. Si stima che, solo nel 2021, l’uomo abbia racimolato la cifra di 51.000 dollari per la sua macabra attività.

Gerard M. Karam, procuratore degli Stati Uniti per il distretto centrale della Pennsylvania, ha commentato con un certo disagio e con disgusto la vicenda: “Alcuni crimini sfidano la nostra comprensione e il furto e il traffico di resti umani colpisce l’essenza stessa di ciò che ci rende umani. È eclatante che molte persone si siano offerte volontarie per permettere che i loro resti fossero usati per educare i futuri medici e promuovere la ricerca scientifica. Per loro e per le loro famiglie essere stati sfruttati in nome del profitto è spaventoso”.

Il licenziamento di Lodge

Dopo l’esplosione dello scandalo Lodge è stato licenziato lo scorso 6 maggio dalla Harvard Medical School e gli stessi funzionari dell’università lo hanno condannato senza appello, definendo il suo un “ripugnante tradimento”.

I corpi umani venivano donati alla facoltà di medicina di Harvard per scopi educativi, dopodiché venivano restituiti alla famiglia, cremati o seppelliti in un cimitero a Tewksbury, nel Massachusetts.

Lodge, secondo i pm, avrebbe invece rubato, venduto e trasportato i resti umani, usando spesso addirittura il servizio postale degli Stati Uniti. Dalle indagini è emerso che in più occasioni è stata spedita pelle umana ad un uomo nella Pennsylvania, che l’ha usata per creare pellame per accessori e abiti.

In un altro caso un acquirente avrebbe pagato ben 1.000 dollari per acquistare un cranio, con tanto di causale “testa numero 7”. La stessa persona avrebbe inviato 200 dollari con un promemoria che diceva “braiiiiiiins”, cioè cervelli.