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Napoli

Alta tensione sul tema immigrazione: a Gallarate il Remigration Summit, proteste e scontri a Milano

Pubblicato il 17 Maggio 2025

Il contestato evento dell’ultradestra a Gallarate

A Gallarate, in provincia di Varese, si è svolto questa mattina, presso il Teatro Comunale, il Remigration Summit, un raduno promosso dalla destra radicale europea incentrato sul tema dell’immigrazione. L’evento ha suscitato forti polemiche e reazioni politiche, attirando partecipanti da diversi Paesi europei, tra cui inglesi, polacchi, olandesi e italiani.

A sostenere il Summit anche il generale Roberto Vannacci, che ha inviato un messaggio video in cui ha definito la remigrazione una “proposta concreta“, una battaglia per la sicurezza e la libertà, ribadendo che “significa mettere al centro gli italiani e gli europei”.

Il raduno si è svolto sotto rigide misure di sicurezza, anticipate con comunicazioni riservate via e-mail ai partecipanti. Il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, ha dichiarato: “Mi auguro che tutto si svolga pacificamente. È giusto che ognuno possa esprimere le proprie opinioni”.

Le reazioni: proteste e manifestazioni a Gallarate e Milano

A Gallarate, circa 200 persone hanno partecipato a un flash mob di protesta, organizzato dal centrosinistra, per denunciare le posizioni estreme promosse al Summit. “Non vogliamo chi parla di deportazioni di massa”, ha detto il senatore Pd Alessandro Alfieri, criticando la concessione del teatro comunale per un evento del genere.

Anche a Milano, nel pomeriggio, la tensione è salita. Due cortei hanno attraversato la città, con scontri tra manifestanti dei centri sociali e forze dell’ordine. Il corteo principale, partito da piazza Cairoli, ha visto la partecipazione di centinaia di persone, tra cui anche manifestanti stranieri. In apertura, uno striscione nero con la scritta “Make Europe antifa again”, accompagnato da fumogeni e cori antifascisti.

In via Boccaccio, la situazione è degenerata: contatti fisici con la polizia, che ha risposto con manganelli e idranti. I manifestanti, molti dei quali avevano indossato caschi protettivi, hanno deviato il percorso originario generando momenti di forte tensione.

San Babila: il contro-evento antifascista

A Piazza San Babila, a Milano, si è svolto un contro-evento promosso da circa 70 sigle, tra associazioni, partiti di sinistra e sindacati. L’iniziativa si è aperta con un’esibizione dei Modena City Ramblers, che hanno intonato “Bella ciao”, canzone simbolo della Resistenza.

Sul palco un grande striscione: “Buono come il pane, bello come l’antifascismo”, già noto per essere stato esposto in un panificio di Ascoli Piceno. Presenti bandiere della pace, del Pd, di Avs, di Rifondazione Comunista e della Palestina. Tra i partecipanti anche Elly Schlein, segretaria del Pd, che ha affermato:

“È grave che ci sia anche nel governo chi avalla simili raduni. La Costituzione non accetta discriminazioni.”

Ha inoltre aggiunto che la partecipazione al contro-evento “è stata nettamente superiore rispetto a quella del raduno a Gallarate”.

Fischi invece per l’intervento audio del sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

Piantedosi: “Tutte le opinioni sono legittime in democrazia”

Dal canto suo, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, da Napoli, ha preso posizione sulla questione, sottolineando che in democrazia “tutti i contributi al dibattito sono legittimi”, anche se forti o controversi. Ha specificato che il suo ruolo è garantire la libertà di espressione, purché non si violino i principi costituzionali.

“Non bisogna aver paura delle idee. Anche se non condivise, fanno parte del confronto democratico”, ha dichiarato.

Immagine di repertorio.

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