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Tragedia davanti al Conero: morto Andrea Bruglia, imprenditore e velista anconetano

Pubblicato il 29 Agosto 2025

La tragedia al largo di Ancona

Un pomeriggio che doveva essere di relax e passione per la vela si è trasformato in una tragedia per Andrea Bruglia, 62 anni, imprenditore e velista di Ancona. L’uomo è deceduto ieri pomeriggio, 28 agosto, davanti al Conero, dopo essere caduto dalla sua imbarcazione, il Raggio Verde 2, un Grand Soleil 43. Colpito dal boma e risucchiato dall’elica ancora in movimento, ha riportato ferite gravissime che non gli hanno lasciato scampo, nonostante il disperato tentativo del figlio di soccorrerlo.

Una vita tra lavoro e mare

Nato e cresciuto ad Ancona, Bruglia, dopo gli studi, aveva intrapreso la carriera imprenditoriale nel settore delle forniture mediche, fondando la Bhoma, azienda di riferimento per le strutture sanitarie.

Accanto al lavoro, però, c’era la sua più grande passione: la vela. Socio del circolo Stamura dagli anni Ottanta, trascorreva gran parte del suo tempo libero in mare. Con il Raggio Verde 2 aveva affrontato numerose traversate, spesso insieme ai figli Alessandro e Arianna, a cui aveva trasmesso l’amore per la navigazione.

Il dramma in mare

Secondo le prime ricostruzioni, Bruglia stava navigando a motore quando è stato colpito improvvisamente dal boma e scaraventato in acqua. L’elica, ancora in funzione, lo ha risucchiato, provocandogli ferite mortali. Il figlio Alessandro si è tuffato per salvarlo, ma ogni tentativo è stato inutile.

La Guardia Costiera è intervenuta portando l’imbarcazione al porto dorico, dove ad attenderli c’erano i sanitari del 118, della Croce Rossa e della Croce Gialla. Purtroppo, per Bruglia non c’era più nulla da fare.

Il ricordo degli amici

La notizia della sua scomparsa ha profondamente colpito la comunità anconetana. L’amico e compagno di regate Luigi Lanari lo ricorda con emozione: “Ci conoscevamo da una vita. Solo due settimane fa avevamo trascorso insieme una vacanza in barca. Mai avrei pensato che quello sarebbe stato il nostro ultimo incontro”.

Lanari è stato tra i primi a intervenire, aiutando a riportare l’imbarcazione a Marina Dorica, mentre il forte scirocco rischiava di spingerla al largo. “Pensavamo a un guasto tecnico, non a una tragedia così terribile”, ha raccontato.

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