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Andrea Vianello lascia la Rai: addio dopo 35 anni di carriera

Pubblicato il 25 Aprile 2025

L’annuncio sui social: “È stato un onore”

Andrea Vianello, uno dei volti più noti del giornalismo Rai, ha deciso di dire addio alla televisione pubblica dopo 35 anni di carriera. L’annuncio è arrivato attraverso un post su X (ex Twitter), in cui il giornalista ha voluto ringraziare colleghi e amici per il lungo percorso condiviso: “Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia’ Rai”.

Vianello ha tenuto a specificare che si tratta di un’uscita consensuale, e ha sottolineato l’orgoglio di aver fatto parte del servizio pubblico: “Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico”.

Un percorso professionale segnato da successi

Nato a Roma nel 1961, Andrea Vianello ha iniziato il suo cammino nel giornalismo sulla carta stampata, prima di entrare in Rai nel 1990, dove ha debuttato al Giornale Radio. La sua voce è diventata familiare agli ascoltatori con “Radio anch’io”, programma che ha condotto dal 1998 al 2002, guadagnandosi importanti riconoscimenti tra cui l’Oscar della Radio e il Premio Saint-Vincent.

Il suo passaggio alla televisione risale al 1999 con “Tele anch’io”, seguito da trasmissioni come “Enigma” e, soprattutto, “Mi manda Raitre”, che lo ha reso uno dei volti più apprezzati del servizio pubblico, alla guida del programma per sei anni.

Nel 2010 lancia “Agorà”, format di approfondimento politico che segna un nuovo successo su Rai 3. Solo due anni dopo, nel 2012, viene scelto come direttore di Rai 3, incarico che manterrà fino al 2016, per poi tornare alla conduzione con “Rai Parlamento” e “UnoMattina”.

La battaglia contro la malattia

Il 2019 segna un momento difficile nella vita del giornalista: un ictus lo colpisce all’improvviso, costringendolo a fermarsi. È lui stesso a raccontare quell’esperienza nel suo libro autobiografico Ogni parola che sapevo, in cui ripercorre la paura, la fragilità, ma anche la forza del recupero.

“Mi sono accorto che la mano destra non rispondeva… Ho iniziato a urlare il nome di mia moglie Francesca”, ha raccontato. La prontezza di lei nel chiamare i soccorsi gli ha salvato la vita. Dopo un lungo percorso di riabilitazione, Vianello è tornato a lavorare e nel 2023 è stato nominato direttore di Rai Radio1 e dei Giornali Radio.

Un addio che segna la fine di un’epoca

Con il suo stile sobrio, la capacità di ascolto e una lunga fedeltà al giornalismo pubblico, Andrea Vianello rappresenta una delle figure più rispettate della Rai. Il suo addio chiude un capitolo importante della storia del servizio pubblico, lasciando un’eredità fatta di competenza, dedizione e passione per l’informazione.

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