Pubblicato il 6 Agosto 2025
Una 70enne perde la vita per emorragia cerebrale: sospetti sul figlio
Una donna di 70 anni è deceduta il 4 agosto all’ospedale Maggiore di Parma in seguito a un’emorragia cerebrale, accompagnata da segni evidenti di violenza sul corpo. I lividi, l’occhio nero e altre lesioni esterne hanno insospettito le autorità, che hanno deciso di mettere in stato di fermo il figlio 51enne, un cittadino indiano, oggi indagato per omicidio aggravato.
La chiamata al 118 e il trasporto d’urgenza
L’allarme è scattato intorno alle 8:15 del mattino, quando l’uomo ha contattato i soccorsi sostenendo che la madre si fosse sentita male nella loro abitazione di Polesine Zibello (Parma). Le condizioni dell’anziana sono apparse subito critiche: i sanitari hanno richiesto l’intervento dell’eliambulanza, che l’ha trasferita all’ospedale parmense. Nel pomeriggio dello stesso giorno, la donna è deceduta.
Le incongruenze che hanno fatto scattare le indagini
Nel corso delle 36 ore successive, le indagini condotte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura di Parma hanno fatto emergere numerosi elementi sospetti. I soccorritori hanno notato lividi su entrambi gli arti superiori, una ferita, un occhio nero e segni sul volto, riconducibili a traumi precedenti, non compatibili con un semplice malore.
Inoltre, secondo una prima ricostruzione, uno degli uomini presenti in casa avrebbe affermato al telefono che l’anziana era stata picchiata, invitando l’interlocutore a contattare le forze dell’ordine.
Un passato di violenze e abusi
La situazione familiare della vittima era tutt’altro che serena. Secondo quanto riferito dai vicini di casa, erano frequenti grida e litigi, accompagnati da urla di dolore femminili. La donna si era trasferita a casa del figlio e della sua compagna da circa dieci mesi, e da allora avrebbe subito maltrattamenti, in particolare dopo che il figlio aveva bevuto.
La vittima aveva manifestato l’intenzione di tornare in India, temendo per la propria vita. Ma, secondo quanto emerso, non le sarebbe stata data via di scampo: l’ultima aggressione, avvenuta il 2 agosto, le avrebbe provocato un trauma cranico che l’ha condotta in coma e poi alla morte.
Attesa per l’autopsia
L’accertamento delle cause esatte del decesso è ora affidato all’autopsia, che verrà effettuata nei prossimi giorni. Sarà l’esame medico-legale a stabilire con precisione l’origine delle lesioni e a chiarire se possano essere compatibili con un’aggressione.
Il sospetto tentativo di fuga
A rafforzare l’ipotesi dell’omicidio e a motivare il fermo, anche il comportamento del 51enne dopo l’arrivo dei soccorsi: l’uomo si sarebbe allontanato dall’abitazione, dirigendosi verso casa di un conoscente. Secondo gli inquirenti, si tratterebbe di un tentativo di far perdere le proprie tracce, elemento che ha fatto scattare la misura cautelare per pericolo di fuga.

