Pubblicato il 4 Febbraio 2025
Sono in corso accertamenti dell’Usl. Il medico è responsabile di Radiologia e neuroradiologia interventistica
La sua gatta, Athena, aveva avuto un incidente: era caduta dal tetto del condominio di sei piani e, il suo padrone, ha tentato qualsiasi cosa per salvarla. Ha sottoposta la gatta a una Tac e poi a un drenaggio nell’ospedale regionale Parini di Aosta, dove è responsabile della struttura semplice di Radiologia e neuroradiologia interventistica.
Sul caso, però, l’azienda Usl della Valle d’Aosta ha avviato accertamenti interni e il medico ha risposto con una lettera, dicendosi disposto a risarcire, anche l’eventuale danno economico causato.
La lettera: “Ho agito in un momento in cui le tre tac non erano in servizio, dopo le 20, senza pazienti e senza timbrare”
“Di professione – scrive il medico – faccio il radiologo interventista e sapevo di poterla salvare solo con un intervento tempestivo. In un momento in cui le tre Tac non erano in orario di servizio, dopo le 20 del giorno lunedì 27 gennaio, quando gli esami programmati per la giornata sono terminati e tutte le macchine diagnostiche sono in attesa di eseguire eventuali esami urgenti, verificato non vi fossero pazienti e, ovviamente, non in timbratura, ho deciso di verificare quali fossero le sue condizioni e cosa potessi eventualmente fare per salvarla”.
“Sono emerse fratture posteriori, distacco di almeno uno dei due polmoni con un sospetto pneumotorace e possibili lesioni degli organi interni”, ha spiegato.
“Le ho fatto un esame radiologico di pochi secondi utilizzando una delle tre tac e, valutata così la gravità delle condizioni del pneumotorace, ho poi eseguito il drenaggio, permettendole finalmente e immediatamente di respirare: da quel momento Athena ha ripreso a respirare e si è gradualmente ripresa”.
Athena è uno dei suoi cinque gatti, “tutti, nel tempo, trovati per strada e salvati da condizioni estreme”. “Se non avessi fatto tutto ciò che potevo – scrive il medico – visto che faccio proprio il radiologo interventista che dunque è abituato a prendere decisioni immediate per salvare vite, se la mia gatta fosse morta, non me lo sarei potuto mai perdonare, anche per i miei figli che la adorano”. Fonte: Ansa – foto di repertorio

