Pubblicato il 21 Agosto 2025
A Roma il primo caso legato al nuovo decreto sicurezza, che prevede l’arresto immediato per chi occupa abusivamente un immobile, si è concluso con un nulla di fatto. Il giudice non ha convalidato il fermo e ha disposto la liberazione dell’uomo coinvolto, ritenendo che il fatto non avesse un grado di gravità tale da giustificare la custodia.
L’intervento dei Carabinieri
L’episodio risale al pomeriggio del 18 agosto, quando alcuni residenti delle palazzine di via Val D’Ala, proprietà dell’Inps e gestite dalla società Romeo Gestioni, hanno segnalato la presenza di un uomo che stava forzando la porta di un appartamento al secondo piano. Sul posto sono arrivati i Carabinieri, che hanno arrestato un 52enne di nazionalità albanese, applicando l’articolo 634 bis del codice penale introdotto con il decreto sicurezza varato dal governo Meloni. La norma prevede pene comprese tra i due e i sette anni di reclusione.
La decisione del giudice
Il giorno successivo, il 19 agosto, l’uomo è comparso davanti al tribunale di piazzale Clodio. La giudice Federica Gulli non ha convalidato l’arresto, ordinando l’immediata scarcerazione. Secondo il provvedimento, il 52enne, disoccupato e incensurato, non mostra profili di pericolosità sociale. Dalle prime verifiche, infatti, sarebbe entrato nell’appartamento lasciando un materasso prima di uscire, senza ulteriori danneggiamenti.
Indagato ma libero
Resta comunque l’inchiesta a suo carico per danneggiamento e occupazione arbitraria di immobile, reati che prevedono l’arresto facoltativo e non obbligatorio. Nessuna misura cautelare è stata applicata, e l’uomo è stato denunciato a piede libero.
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Come il solito la piaga dei giudici politicizzati colpisce ancora volevo vedere se l’appartamento e era suo o di qualche suo parente