Pubblicato il 18 Luglio 2025
Il via libera arriva dalla Commissione Finanze della Camera
È stato approvato in Commissione Finanze alla Camera l’emendamento proposto dal presidente Marco Osnato (FdI) al decreto fiscale: si tratta del cosiddetto “ravvedimento bis”, una misura che riapre i termini della sanatoria per le partite IVA con pendenze fiscali.
Questa opportunità, tuttavia, sarà riservata solo a chi aderirà al prossimo concordato preventivo biennale. In questo modo, il governo Meloni mira non solo a offrire un aiuto agli autonomi e piccoli imprenditori in difficoltà, ma anche a rilanciare una misura fiscale che finora ha avuto adesioni inferiori alle aspettative.
Il decreto fiscale sarà discusso in aula a partire da lunedì per avviare l’iter di approvazione definitivo.
Chi può beneficiare della sanatoria
Il nuovo ravvedimento interesserà gli anni dal 2019 al 2023. Chi, in quel periodo, ha dichiarato meno di quanto effettivamente incassato, potrà sanare la propria posizione con condizioni agevolate.
In particolare:
- Sarà possibile aderire pagando un’imposta sostitutiva calcolata in base ai parametri Isa, ovvero gli indici di affidabilità fiscale delle partite IVA.
- Chi ha già aderito al ravvedimento dello scorso anno, potrà estendere la regolarizzazione all’anno 2023.
Le previsioni economiche: incasso atteso di 1 miliardo
Secondo le stime allegate all’emendamento:
- I costi complessivi del ravvedimento bis, tra il 2026 e il 2030, ammonteranno a 395 milioni di euro.
- La prima sanatoria, conclusa lo scorso anno, aveva portato nelle casse dello Stato 1,3 miliardi di euro, con 483 milioni provenienti dai pagamenti rateizzati.
- Per il ravvedimento bis, il gettito atteso è di circa 1 miliardo di euro, con una platea potenziale di 2 milioni di beneficiari.
Concordato preventivo obbligatorio per accedere al beneficio
Per usufruire della sanatoria, le partite IVA dovranno obbligatoriamente aderire al concordato preventivo biennale, lo strumento che permette di definire in anticipo con l’Agenzia delle Entrate il carico fiscale dei prossimi due anni.
Nella precedente edizione della misura, solo 600mila partite IVA su 4 milioni avevano scelto di partecipare. Ora, con la riapertura della sanatoria e nuove condizioni agevolate, l’esecutivo punta ad attrarre una platea più ampia, cercando di convincere chi finora è rimasto alla finestra.

