Pubblicato il 6 Maggio 2025
L’intervento dei Carabinieri a tutela delle vittime vulnerabili
I Carabinieri della Stazione di Catania Ognina hanno arrestato un uomo di 38 anni, residente in città, accusato di ripetuti maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nei confronti della compagna convivente, una donna di 36 anni. L’arresto è stato eseguito nell’ambito delle attività di tutela delle vittime vulnerabili.
Una storia di violenze lunga oltre vent’anni
La vicenda è emersa quando, nelle prime ore del mattino, la donna si è presentata nella caserma dei Carabinieri di Catania Ognina, visibilmente scossa e reduce da una violenta aggressione. Approfittando del fatto che il compagno si fosse addormentato dopo l’ennesimo attacco, ha trovato il coraggio di fuggire e chiedere aiuto.
Secondo il suo racconto, l’uomo rientrato all’alba l’avrebbe colpita con calci, pugni e lanciato contro di lei alcune sedie, in un clima di terrore che perdurava da anni. La donna ha ricostruito una lunga serie di episodi di violenza fisica e psicologica, minacce, insulti, sorveglianza ossessiva e perfino incursioni in casa durante i momenti di separazione.
L’importanza dell’ascolto e del sostegno
I militari, nel rispetto delle linee guida per la gestione dei reati di genere, l’hanno immediatamente accolta e messa in sicurezza, attivando l’intervento del 118 per le prime cure. Solo dopo essere stata rassicurata, la donna ha potuto raccontare l’intera storia fatta di decenni di abusi anche in presenza dei figli minori, aggravati dallo stato alterato del compagno dovuto a alcol o droghe.
In passato, la vittima aveva richiesto un ammonimento nei confronti dell’uomo, ma aveva comunque deciso di non allontanarlo, confidando in un cambiamento che non si è mai realizzato. Al contrario, la situazione sarebbe progressivamente peggiorata, con una ciclicità tra calma apparente e nuove violenze.
L’arresto e le prove raccolte
Mentre la donna denunciava i fatti, una pattuglia dei Carabinieri si è recata nell’abitazione familiare, dove l’uomo è stato trovato ancora addormentato, ignaro dell’intervento imminente. È stato quindi prelevato e condotto in caserma. Contestualmente, i militari hanno ispezionato la casa, documentando mobili distrutti, oggetti rotti e tende strappate, segni evidenti della violenza appena subita.
Alla luce degli elementi raccolti, l’uomo è stato arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, trasferito presso la casa circondariale di Catania Piazza Lanza. Le prove acquisite saranno ora oggetto di valutazione in sede giudiziaria. Foto di repertorio

