Pubblicato il 7 Marzo 2025
L’insegnante nota le ferite e chiama i soccorsi
Una mattinata di scuola come tante si è trasformata in un momento di preoccupazione quando una delle maestre ha notato lividi e graffi sul volto di una bambina. La piccola, che chiameremo Sara per tutelarne l’identità, ha cercato di dare una spiegazione, ma le sue parole non hanno convinto pienamente il personale scolastico. Per questo motivo, è stato deciso di contattare il 118 per approfondire la situazione e garantire il benessere della bambina.
L’intervento del 118 e il coinvolgimento dei carabinieri
Come riportato dai colleghi de Il Messaggero Latina, pochi minuti dopo, un’ambulanza è arrivata presso l’istituto comprensivo di Terracina. I sanitari hanno effettuato una prima valutazione medica, osservando attentamente i graffi ben visibili sul viso e poi esaminando il resto del corpo. Durante il controllo, sono emersi altri segni sospetti su braccia e gambe, il che ha portato gli operatori sanitari a segnalare la situazione alle forze dell’ordine.
Carabinieri al lavoro per chiarire la vicenda
Dopo la segnalazione del personale medico, sono intervenuti i carabinieri, che hanno immediatamente avviato gli accertamenti. Gli agenti hanno prima raccolto le osservazioni del personale sanitario, che ha espresso dubbi sulla natura delle ferite, e successivamente hanno parlato con la bambina, adottando tutte le cautele necessarie per non spaventarla.
La versione della madre e gli sviluppi dell’indagine
Poco dopo è giunta a scuola anche la madre della bambina, la quale ha spiegato che le ferite sarebbero state causate dal cane di famiglia durante un gioco un po’ troppo irruento. Secondo la donna, si tratterebbe di un episodio già accaduto in passato e che non avrebbe nulla di anomalo.
Dopo aver ascoltato il racconto della madre e raccolto ulteriori informazioni, gli inquirenti hanno valutato con attenzione la situazione. Col passare delle ore, la ricostruzione fornita è apparsa più credibile, con alcune conferme che avrebbero escluso ipotesi più gravi. Tuttavia, le verifiche proseguiranno per fugare ogni possibile dubbio.

