Assolto, a 80 anni, per “difetto di imputatabilità” che si deve a “un vizio totale di mente”. Farà parlare molto questa sentenza che scagiona Antonio Gozzini: il 3 ottobre 2019 a Brescia ha ucciso a coltellate la compagna Cristina Maioli, insegnante di lettere, in un “delirio di gelosia”. Successivamente l’aveva vegliata. Ma era incapace di intendere e volere secondo i giudici e quindi è stato assolto.
Ora Gozzini andrà in una struttura sanitaria ad hoc per persone omicide con disturbi mentali. Il pm aveva chiesto l’ergastolo per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, crudeltà e vincolo coniugale.
Ma come è possibile assolvere un omicida così crudele? I suoi avvocati hanno puntato tutto sull’incapacità di Gozzini di valutare i comportamenti della moglie: ciò insomma che lui riteneva “non consono” e “inaccettabile” quando in realtà erano atteggiamenti normali, come poi è stato chiarito. Quando ha parlato ai periti di questi episodi raccontano che fosse “sempre più arrabbiato, offeso, umiliato” e, allo stesso momento, “sofferente di dover rievocare la donna a cui era legato, svilendola”.
Insomma, un delirio mentale che avrebbe fatto pensare all’omicida di “non avere alternative”. Gozzini vive tuttora la vicenda “con superficiale distacco” come se non fosse capitata a lui. Si può uccidere in questo modo e poi essere assolti? Per i suoi avvocati è “l’unica sentenza possibile”.
Ingredienti: 5 calamari medi; 5 cucchiaiate di crosta di pane grattugiato; 2 pomodori grossi; 3…
La notizia circolava nell'aria, ma resta comunque abbastanza clamorosa: la Juventus ha deciso di esonerare…
Era apparso l'ultima volta in tv attaccato al respiratore alla fine di aprile, ospite del…
Solo pochi giorni fa l'agente di polizia Christian Di Martino fu ferito gravemente da un…
Per fare spazio e liberare memoria nel nostro telefono dobbiamo di tanto in tanto fare…
I carabinieri da tempo seguivano i movimenti della coppia, che aveva trasformato la propria casa…