Pubblicato il 7 Agosto 2025
Esclusi problemi cardiaci, ma l’orario del decesso resta incerto
Palermo, 7 agosto.
Potrebbe essere stata l’annegamento la causa del decesso di Simona Cinà, la giovane pallavolista di Capaci ritrovata priva di vita lo scorso sabato nella piscina di una villa a Bagheria, dove partecipava alla festa di laurea di due amici.
I primi risultati dell’autopsia
L’autopsia appena conclusa avrebbe confermato la presenza di acqua nei polmoni, elemento compatibile con un decesso per annegamento. Nessun segno di infarto o di patologie congenite è stato rilevato dal medico legale, che avrebbe quindi escluso malattie preesistenti come causa della morte.
Restano dubbi sulle circostanze
L’orario esatto del decesso non è ancora stato determinato con certezza. Gli inquirenti restano cauti sulle dinamiche che avrebbero portato la ragazza a perdere la vita in acqua. Non è ancora chiaro se l’annegamento sia stato conseguenza di un malore di origine naturale, oppure se sia stato provocato da sostanze assunte involontariamente, come droga o alcol.
Attesi gli esiti degli esami tossicologici
Per fare piena luce sull’accaduto sarà necessario attendere i risultati degli esami tossicologici, che potranno confermare o escludere l’eventuale presenza di sostanze alteranti nel corpo della ragazza al momento della tragedia. Fonte: Ansa

