Pubblicato il 15 Novembre 2024
Dei domiciliari se ne infischiava. Anzi, quasi quasi li sfruttava come alibi per continuare a commettere il reato che gli era costato la reclusione in attesa del processo per direttissima: rubare.
Ma il piano non è riuscito e adesso si trova rinchiuso in un carcere, quello di Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino.
Protagonista della vicenda un 40enne di Lioni, altro centro irpino, che ora dovrà rispondere anche del reato di evasione, oltre che dei furti stessi avvenuti a cavallo di due giorni, prima e dopo la messa ai domiciliari da parte dei carabinieri.
Il criminale è stato sorpreso dai carabinieri dopo aver infranto la vetrina di uno studio fotografico preso di mira per mettere a segno un altro dei suoi colpi.
All’interno aveva già rubato la somma di duecento euro custodita nella cassa.
I militari lo hanno, quindi, costretto ai domiciliari in attesa del rito che si sarebbe svolto la mattina seguente, ma durante la notte è evaso.
Lo ha fatto per rubare un’automobile, oltre a denaro e utensili da lavoro in una rivendita di materiale edile e in un bar.
Grazie alle telecamere di videosorveglianza si è scoperto che il ladro era proprio il 40enne ai domiciliari.
L’auto rubata è stata ritrovata abbandonata in una zona isolata di Lioni, mentre il delinquente è stato fermato mentre cercava di rientrare a casa, forse per recuperare alcuni effetti personali.