Pubblicato il 30 Aprile 2025
Partiranno nei primi giorni di maggio le delicate operazioni di recupero del relitto del “Bayesian”, lo yacht di lusso appartenuto al miliardario britannico Mike Lynch, deceduto insieme alla figlia Hanna nel tragico naufragio del 19 agosto scorso nelle acque della rada di Porticello, in provincia di Palermo. Il relitto giace a circa 50 metri di profondità.
Secondo quanto comunicato, i primi mezzi operativi raggiungeranno l’area il 3 maggio, avviando così una complessa operazione di recupero affidata a società specializzate incaricate dal recuperatore.
Navi attrezzate e tecnologie avanzate in arrivo dal nord Europa
A dirigersi verso il sito del naufragio è la nave Hebo Lift 10, salpata da Rotterdam e attualmente in navigazione nel Mediterraneo. Si tratta di un’unità dotata di una gru ad alta capacità in grado di sostenere il peso del relitto. A supporto sarà presente anche la Hebo Lift 2, nave di appoggio. La durata stimata dei lavori è compresa tra 20 e 25 giorni.
Sollevamento in sicurezza e sequestro giudiziario
Per motivi di sicurezza, prima del recupero vero e proprio sarà effettuato il taglio dell’albero dell’imbarcazione. Una volta sollevati, scafo e albero saranno messi a disposizione dell’autorità giudiziaria, in aree appositamente predisposte in accordo con l’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale.
Misure antinquinamento e sorveglianza costante
Le operazioni saranno condotte utilizzando una gru galleggiante specializzata, mentre per l’intera durata dei lavori saranno impiegati mezzi dotati di attrezzature antinquinamento pronti a intervenire in caso di sversamenti. Saranno inoltre utilizzati un drone con sensori ambientali e un ROV (veicolo subacqueo telecomandato) per le ispezioni sottomarine.
Controlli a mare e in aria: area interdetta per garantire la sicurezza
Tutte le attività si svolgeranno sotto la costante sorveglianza della Capitaneria di Porto di Palermo, coadiuvata da mezzi navali della Guardia Costiera, oltre al supporto di Guardia di Finanza e Carabinieri. L’intera zona del recupero sarà soggetta a interdizione totale nel raggio di 650 metri, come previsto da un’apposita ordinanza della Guardia Costiera di Porticello.
Per garantire un adeguato monitoraggio ambientale, saranno operativi per tutta la durata delle attività i nuclei subacquei della Guardia Costiera, in collaborazione con tecnici dell’ARPA, incaricati di effettuare regolari campionamenti delle acque circostanti.
Infine, per assicurare il corretto funzionamento del drone ambientale, l’ENAC ha disposto il divieto di volo nello spazio aereo con un raggio di 1 miglio nautico dal luogo dell’affondamento.

