Pubblicato il 2 Aprile 2024
Adesso si teme una sanguinosa guerra fra clan, di quelle che potrebbero mettere a rischio anche l’incolumità di cittadini innocenti. A Bari, dopo l’omicidio del nipote del boss Antonio Capriati, la tensione è altissima.
Raffaele Capriati è stato crivellato di colpi ieri sera mentre si trovava nel quartiere di Torre a Mare, fortino della famiglia Parisi.
Gli assassini lo hanno intercettato mentre si trovava nella sua auto e hanno sparto numerosi quattro colpi di pistola.
Su posto è giunta subito, insieme con le forze dell’ordine, un’ambulanza per trasportare d’urgenza la vittima, per la quale, però, nulla è stato possibile: Lello Capriati, figlio di Sabino, fratello di Tonino, del capo dello storico clan di Bari vecchia, è morto all’interno del Policlinico per via delle gravissime ferite.

Secondo una prima ricostruzione, gli inquirenti ipotizzano che si tratti di un regolamento di conti per il controllo del territorio, dopo la prova di forza per potere originata dai 130 arresti del febbraio scorso, che hanno duramente colpito il clan Parisi e rinchiuso in carcere vertici e affiliati delle quattordici famiglie attive nel capoluogo pugliese.
Raffaele Capriati, inoltre, in questi giorni è stato al centro delle polemiche dopo il racconto del governatore della Puglia, Michele Emiliano, il quale aveva riferito di essere andato dal sindaco di Bari Antonio Decaro dalla sorella del capo clan dicendo “Te lo affido”.

Lello era stato scarcerato nell’agosto del 2022, dopo 17 anni di galera per l’omicidio di Michele Fazio, un 15enne ucciso per errore, mentre tornava a casa, da una proiettile vagante a Bari vecchia.
A Bari è il terzo agguato in pochi giorni.

