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Bassetti critico sulla West Nile: “La prevenzione deve partire da marzo, non a emergenza in corso”

Pubblicato il 31 Luglio 2025

Crescono i casi in Italia: Bassetti critica la gestione della prevenzione

Con nove vittime accertate in Italia a causa del virus West Nile – cinque in Campania, tre nel Lazio e una in Piemonte – l’infettivologo Matteo Bassetti interviene pubblicamente per commentare la situazione attuale, evidenziando gravi lacune nella strategia preventiva nazionale.

“Le zanzare non sono solo un fastidio: sono killer”

In un video diffuso sui social, Bassetti sottolinea con fermezza la necessità di rivalutare il ruolo delle zanzare nel contesto sanitario: “Dobbiamo smettere di vederle come un semplice disturbo estivo e iniziare a trattarle come vere e proprie minacce per la salute pubblica”, afferma.

Ricorda infatti che oltre al West Nile – trasmesso dalla zanzara comune – altre specie, come la zanzara tigre, veicolano malattie infettive gravi come la Chikungunya, la Dengue e il virus Usutu.

“In Italia manca una strategia preventiva chiara”

Bassetti punta il dito contro l’assenza di un modello organizzativo efficace per la prevenzione: “Servono linee guida precise: chi deve intervenire? Quando? I Comuni, le Regioni? Tutto è lasciato al caso. Ci vogliono direttive nazionali”, denuncia.

Secondo l’infettivologo, la prevenzione non può essere improvvisata e deve essere inserita in una programmazione stabile e strutturata.

“Non si può aspettare luglio per agire: bisogna iniziare in primavera”

Uno dei punti più forti dell’intervento riguarda il ritardo con cui si affronta l’emergenza ogni anno:
“È impensabile arrivare a luglio in emergenza. La prevenzione contro la diffusione dei virus trasmessi dalle zanzare va iniziata tra marzo e maggio”, ribadisce Bassetti.

Per affrontare il problema in modo serio, è necessario investire anche in campagne di sensibilizzazione rivolte sia alla popolazione che agli operatori sanitari: “Serve informazione, serve consapevolezza. Solo così possiamo evitare di trovarci ogni estate impreparati”.

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