Interpellati dal quotidiano finanziario, i collaboratori della Gates Ventures dicono di non sapere nulla di questi interrogatori; a tenere i colloqui era un’azienda esterna di risorse umane, la Concentric Advisors, specializzata in servizi di sicurezza; interpellata, però, a sua volta, l’azienda ha saputo soltanto spiegare che queste domande servivano a escludere che le candidate fossero ricattabili in alcun modo.
I colloqui erano per persone a stretto contatto con Gates, e la massima prudenza era necessaria; soprattutto “venivano svolti a norma di legge”, comunica Concentric.
Ma diversi avvocati del lavoro, consultati dal Wsj e dalle vittime dei “colloqui”, sono di diverso avviso. E li trovano “discriminatori”.
Ed è quasi impossibile che queste domande “intime” non rappresentino un danno d’immagine per Gates, tra gli uomini più ricchi del mondo e già lasciato dalla moglie Melinda per le sue intemperanze extra-coniugali, ma soprattutto per la torbida amicizia con il pedofilo Jeffrey Epstein.
Amicizia che lo stesso Gates ha poi definito “un errore”, e che gli costò, da parte di Epstein, appunto vari ricatti.
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