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Bimbi nel bosco, la curatrice: “Sono maturi, ma la più grande ha difficoltà a scrivere il suo nome”

Pubblicato il 20 Dicembre 2025

L’inserimento nella struttura di Vasto

A Vasto, nella casa famiglia che li accoglie da alcune settimane, i tre fratelli Trevallion stanno affrontando un cambiamento profondo, fatto di nuove regole, tempi condivisi e relazioni con altri adulti e bambini. Dopo un iniziale momento di smarrimento, l’adattamento è stato rapido e sta procedendo passo dopo passo, con risultati considerati incoraggianti.

Le parole della curatrice speciale

A confermare l’evoluzione positiva è Marika Bolognese, curatrice speciale dei minori e legale che segue da mesi il monitoraggio dei servizi sociali. Secondo la professionista, i bambini sono educati, rispettosi e dotati di una maturità superiore alla loro età, ma presentano criticità che non possono essere ignorate.

In particolare, la curatrice sottolinea come la maggiore, di otto anni, mostri difficoltà scolastiche di base, come la scrittura corretta del proprio nome e cognome, un aspetto che rende necessario un intervento educativo strutturato.

Scuola e nuove routine quotidiane

All’interno della casa famiglia è stato avviato un percorso scolastico regolare, con orari dedicati allo studio, analoghi a quelli dei coetanei. Un’organizzazione che, secondo quanto emerso, è stata accolta positivamente anche dalla madre, Catherine Trevallion.

La curatrice parla di “criticità superabili”, evidenziando due elementi di forte discontinuità rispetto al passato: una maggiore apertura e disponibilità al confronto da parte dei genitori con le istituzioni.

Il cambiamento dei genitori e gli aspetti sanitari

Nell’ultima relazione depositata, viene rimarcato un mutamento significativo nell’atteggiamento dei genitori, soprattutto sul fronte sanitario. È emersa infatti la volontà di aderire alle prescrizioni mediche, comprese quelle relative a pediatra e vaccinazioni, un passaggio ritenuto rilevante dagli operatori.

Anche la posizione sull’istruzione parentale, finora difesa con fermezza dalla famiglia, mostra segnali di revisione, un cambiamento che, secondo la curatrice, merita di essere sostenuto.

Il futuro giudiziario della vicenda

Sul piano legale, la Corte d’Appello ha respinto il ricorso presentato dai legali della famiglia, ma la situazione resta aperta. In prospettiva, la Cassazione potrebbe valutare i progressi compiuti nell’ultimo mese, dall’allontanamento dei bambini fino ad oggi.

L’attenzione è ora rivolta alla decisione del Tribunale per i minorenni dell’Aquila, chiamato a pronunciarsi su una vicenda in cui il “prima e dopo” dell’esperienza in casa famiglia potrebbe rivelarsi determinante per il futuro dei tre fratelli.

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