Pubblicato il 22 Settembre 2025
Una misura della Legge di Bilancio 2025 pronta a partire
Una novità introdotta con la legge di bilancio 2025 sta per diventare operativa. La disposizione, approvata già nella precedente manovra del governo Meloni ma rinviata di un anno, riguarda pensioni e stipendi dei dipendenti pubblici.
Dal 1° gennaio 2026 la Pubblica amministrazione potrà sospendere l’erogazione di retribuzioni e pensioni in presenza di debiti fiscali rilevanti.
Come funziona il blocco
La norma nasce come strumento di contrasto all’evasione fiscale. Ogni volta che lo Stato o un ente pubblico eroga uno stipendio, una pensione o un’indennità, verrà effettuato un controllo automatico.
Se il soggetto risulta inadempiente verso il Fisco e supera le soglie previste, scatterà il blocco parziale della retribuzione o della pensione, comprensiva anche di eventuali indennità aggiuntive.
Le soglie principali sono:
- Stipendio o pensione mensile superiore a 2.500 euro
- Debito fiscale pari o superiore a 5.000 euro
Chi rientra in questi parametri vedrà applicata una trattenuta diretta sulla somma dovuta, destinata al recupero del debito.
Chi è interessato
La misura non riguarda tutti. Restano esclusi:
- Coloro che percepiscono meno di 2.500 euro al mese
- Chi ha debiti fiscali inferiori a 5.000 euro o è in regola con il Fisco
Secondo le stime, i potenziali coinvolti sono circa 250.000 tra dipendenti pubblici e pensionati.
Entrata in vigore e controlli
Il provvedimento diventerà operativo dal 1° gennaio 2026, dopo l’adeguamento dei sistemi informatici e delle piattaforme amministrative.
La Pubblica amministrazione effettuerà verifiche attraverso cartelle esattoriali e altre pendenze fiscali, attivando in caso di irregolarità la trattenuta automatica.
Impatto sulle casse dello Stato
Il governo stima che già nel primo anno di applicazione il blocco possa garantire circa 36 milioni di euro di recupero.
Una volta a pieno regime, l’effetto atteso potrebbe arrivare a 90 milioni di euro all’anno, contribuendo in modo significativo al contrasto dell’evasione fiscale.

