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Drammatico pranzo in famiglia: 40enne rischia di soffocare per un boccone che gli blocca le vie respiratorie. Nonostante i soccorsi finisce in coma. L’episodio ad Anagni

Un uomo di 40 anni ha rischiato di morire soffocato mentre pranzava in casa sua ad Anagni. Ora è ricoverato in coma farmacologico al San Camillo di Roma

Pubblicato il 16 Marzo 2025

Un 40enne di Anagni ha rischiato la vita mentre pranzava in casa con la sua famiglia. Attualmente è ricoverato in gravi condizioni al San Camillo di Roma.

Una tranquilla pausa pranzo si è trasformata in un incubo per un uomo di 40 anni di Anagni, che ha soffocato a causa di un boccone di cibo mentre era seduto a tavola con la sua compagna e il figlio.

Il grave episodio è avvenuto nelle scorse ore e ha richiesto l’immediato intervento dei soccorsi, che hanno tentato di salvargli la vita prima di trasferirlo d’urgenza in ospedale. Attualmente l’uomo è ricoverato in coma farmacologico al San Camillo di Roma, mentre i medici monitorano attentamente la sua situazione.

Il drammatico incidente domestico

L’uomo, come ogni giorno, era a casa per la pausa pranzo e stava mangiando mozzarella e prosciutto. Un pasto semplice, ma che si è rivelato fatale: un boccone gli è andato di traverso, bloccando completamente le vie respiratorie.

In pochi istanti, la situazione è diventata critica. La compagna, rendendosi conto del pericolo, ha provato disperatamente a liberarlo dall’ostruzione, ma senza successo. Il 40enne ha perso conoscenza in pochi secondi, rendendo la situazione ancora più drammatica.

L’intervento dei soccorsi e la corsa contro il tempo

Immediatamente è stato allertato il 118, con i sanitari che sono arrivati in pochi minuti. I paramedici hanno provato a rianimarlo e a liberare le vie aeree, riuscendo a stabilizzarlo temporaneamente prima di procedere al trasferimento in ospedale.

Vista la gravità della situazione, si è deciso per un trasporto d’urgenza all’ospedale San Camillo di Roma, dove l’uomo è stato ricoverato in condizioni critiche. I medici, per limitare i danni, hanno deciso di indurlo in coma farmacologico, nella speranza di evitare ulteriori complicazioni e consentire al corpo di riprendersi.

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