Pubblicato il 1 Febbraio 2025
Una donna di 63 anni ha sgranato gli occhi quando si è vista recapitare una bolletta record dell’acqua: 22.000 euro. Le cause? A quanto pare una perdita sotto il capannone che lei e suo marito usano come deposito, ma non visibile ad occhio nudo. La donna però non ha alcuna intenzione di pagare quella cifra folle e ha chiesto il supporto di un’associazione di consumatori per farsela annullare, ritenendo di non essere responsabile della perdita.
La bolletta choc
I fatti si sono svolti a Selvazzano, in provincia di Padova, e i consumi riguardano il periodo compreso tra febbraio 2023 e luglio 2024, per un totale di 13.000 metri cubi d’acqua consumati. Come specificato da Il Gazzettino, la perdita non era visibile ad occhio nudo poiché si trovava sotto al terreno, inoltre non poteva essere ravvisata neanche dal contatore che si trovava sotto il marciapiede coperto da una lastra di ferro impossibile da sollevare a mani nude.
Tra l’altro la cifra da pagare sarebbe molto più alta, 50.000 euro, decurtati a 22.000 euro tramite un’apposita delibera che regolamenta le bollette relative alle perdite occulte da Etra, che si occupa della gestione del Servizio Idrico Integrato.
Sulla questione è intervenuto Carlo Garofolini, presidente dell’Associazione Difesa Consumatori, che a Il Gazzettino ha spiegato che la bolletta va annullata, poiché la perdita non è attribuibile alla pensionata 63enne. Ha aggiunto che già in passato sono capitati casi del genere e le colpe non possono essere attribuite agli utenti, che non possono ravvisare una perdita quando è occulta.
Infine, ha precisato Garofolini, un altro elemento che depone a favore della donna è la posizione del contatore, impossibile da leggere anche volendo. Nessuno poi avrebbe invitato gli utenti a leggere il contatore, quindi non è loro responsabilità verificare la presenza di eventuali perdite.