Pubblicato il 3 Luglio 2025
Novità per i veicoli immatricolati dal 2026
A partire da gennaio 2026, cambiano le regole per il pagamento del bollo auto. La tassa automobilistica, obbligatoria per il semplice possesso del veicolo, dovrà essere versata in un’unica soluzione al momento della prima immatricolazione, senza più la possibilità di pagamenti rateizzati, mensili o semestrali, come consentito fino a oggi in alcune regioni italiane.
Questa modifica riguarderà solo le auto immatricolate a partire dal 2026, lasciando invariate le condizioni per i veicoli già circolanti. La riforma rientra tra le misure approvate con il decreto attuativo della riforma fiscale, varato dal Consiglio dei ministri, con l’obiettivo dichiarato di semplificare il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione.
Come funziona il nuovo sistema
Con le nuove regole, il bollo dovrà essere pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo alla data di immatricolazione. Anche per gli anni successivi, la scadenza coinciderà con il mese in cui l’auto è stata registrata. Il pagamento dovrà essere effettuato esclusivamente alla Regione di residenza del proprietario, che continuerà a gestire le aliquote, le modalità operative e le eventuali esenzioni.
Cambia anche la regola sul fermo amministrativo
Un altro cambiamento importante riguarda i veicoli sottoposti a fermo amministrativo. Finora, in base a una sentenza della Corte costituzionale del 2017, i proprietari erano esentati dal pagamento del bollo in caso di fermo per gravi infrazioni al Codice della Strada. Ma dal 2026 questa esenzione verrà eliminata: il bollo sarà dovuto anche per i veicoli non circolanti a causa del fermo.
Veicoli usati e superbollo: cosa cambia
Per quanto riguarda i veicoli usati, il bollo resta a carico del proprietario registrato al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) il primo giorno del periodo di imposta. Questo periodo è sempre di 12 mesi, calcolati a partire dal mese di immatricolazione. Per gli anni successivi, il pagamento seguirà la stessa scadenza annuale.
Nessuna modifica invece per il superbollo, la tassa aggiuntiva per le auto con potenza superiore ai 185 kW. Nonostante le discussioni passate sulla sua abolizione, la misura resta invariata.

