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Bologna, il Comune distribuirà 300 pipe per il crack: scontro politico e critiche

Pubblicato il 27 Agosto 2025

La sperimentazione avviata dal Comune

Il Comune di Bologna, guidato dal sindaco Matteo Lepore (Pd), ha deciso di distribuire circa 300 pipe in alluminio per il consumo di crack, nell’ambito di un progetto di riduzione del danno.

Gli strumenti verranno consegnati dagli operatori di strada di Asp e saranno disponibili anche nello spazio “Fuori Binario” di via Carracci. L’iniziativa, avviata in forma sperimentale un anno e mezzo fa, ha dimostrato – spiega l’assessora Matilde Madrid – che l’uso di strumenti adeguati consente di ridurre rischi sanitari come sanguinamenti, tracheiti e infezioni derivanti da materiali improvvisati o condivisi. Per questo motivo il progetto verrà esteso.

Il costo dell’operazione, circa 3.500 euro, sarà coperto con fondi comunali.

Le accuse di Fratelli d’Italia

Durissime le reazioni di Fratelli d’Italia, che parla di misura “inaccettabile”. L’europarlamentare Stefano Cavedagna denuncia: «Distribuire pipe gratis per fumare crack è una forma di istigazione al consumo di droga, fatta peraltro con i soldi dei cittadini».

Sulla stessa linea il capogruppo alla Camera Galeazzo Bignami, che accusa la Giunta di «favorire la dipendenza» e contrappone la decisione di Bologna alla linea del governo e di Giorgia Meloni, che al Meeting di Rimini ha ribadito la sua lotta alla droga.

Villa Maraini-Cri: “Ai tossicodipendenti serve la cura”

Critiche arrivano anche dal fondatore di Villa Maraini-Cri, Massimo Barra, secondo cui l’iniziativa è solo una “misura spot”. Secondo Barra, «distribuire pipe non serve ai tossicodipendenti, perché ciò che davvero occorre è un percorso di cura quotidiano e strutturato, con spazi accoglienti e strategie a lungo termine. Senza questo, il rischio è solo di fare clamore senza risolvere i problemi».

La posizione della Lega

Anche la Lega ha espresso forte contrarietà. Il commissario provinciale e deputato Davide Bergamini parla di «scelta indegna», accusando la Giunta di «legittimare lo spaccio e il degrado».

Per il Carroccio, l’uso di fondi pubblici per facilitare l’assunzione di una sostanza «devastante come il crack» rappresenta una «follia ideologica» che rischia di trasformare Bologna in «un punto di riferimento per il consumo libero di droghe pesanti».

Secondo la Lega, la priorità dovrebbe essere prevenzione, controlli e sicurezza, non la distribuzione di strumenti per drogarsi “in modo più sicuro”.

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